Google
 
il Resto del Pratello:
Informazione fatta dai Cittadini per i Cittadini

lunedì 22 dicembre 2008

Le mezze verità

Per quanto non mi piaccia la famosa canzone che nel ritornello chiama l'Italia "il paese delle mezze verità", in questo momento mi sento di condividere quell'opinione.

Tanto per cominciare sono venuto in possesso del verbale dell'ultimo Tavolo sulla Sicurezza e lo trovo alquanto lacunoso. Innanzitutto non vengono praticamente nemmeno accennate le domande che ho posto, nel senso che con molta fantasia possono essere comprese nella generica frase: "Prendono la parola alcuni cittadini che esprimono riserve sulle ordinanze del Sindaco ritenendole troppo punitive nei confronti dei gestori dei locali colpiti e controproducenti sul versante della sicurezza." Anche se in effetti le mie domande erano specifiche sullassurdità dell'articolo 25 del Regolamento di Polizia e sul fatto che venisse sfruttato per punire solo alcuni locali, quando grazie alla sua lacunosità si potrebbero allo stesso modo punire praticamente tutti i locali (e molti negozi), senza che in realtà sia riscontrabile una reale colpa da parte dei gestori.
A mio parere, non menzionare le osservazioni che io ed altri abbiamo fatto su questa faccenda è quantomeno scorretto, senza contare che già in assemblea questo punto è stato abilmente schivato da tutte le istituzioni presenti..

Altra cosa poco seria, a mio avviso, è il fatto che nel verbale manca completamente il riferimento all'intervento della vicesindaco Scaramuzzino, che ha detto delle cose molto importanti sulla rappresentatività e sui metodi del Crusel, ma per fortuna di questo ne hanno parlato i giornali.

Ma la cosa davvero schifosa (e della quale non si fa menzione nel verbale) è che il rappresentante del Crusel all'inizio del comunicato ha dichiarato di rappresentare 3-4 condomini (dicendo proprio il numero civico!!), ma nel documento agli atti la frase iniziale è diversa e non contiene tale falsa dichiarazione! Evidentemente hanno preferito non lasciare prove scritte.. Ecco quali sono i metodi di certa gente. Ecco chi viene ascoltato dal Sindaco. Ecco chi, secondo l'opinione pubblica, rappresenta i residenti del Pratello e i loro ideali. Una sola parola: VERGONATEVI!

Sempre oggi sono venuto in possesso di una copia dell'accordo proposto da Cofferati per alleggerire le disposizioni dell'ordinanza. Devo dire che se l'articolo 25 è indecente e ingiusto, oltre che fumoso e rigirabile come meglio conviene all'Amministrazione, questo altro accordo lo è ancora di più e in alcuni punti rasenta il ridicolo. Ma ovviamente anche di questi particolari non si è parlato per nulla sulla stampa ufficiale..

In pratica i gestori devono impegnarsi a:
1- "adottare misure idonee ad evitare lo stazionamento degli avventori nelle immediate vicinanze del locale che possa determinare un disturbo della quiete pubblica e a garantire che l'afflusso della clientela [...] non costituisca [...] ostacolo al passaggio [...] anche avvalendosi di personale incaricato all'ordinato svolgimento delle attività di impresa, alla prevenzione dei rischi, alla mediazione dei conflitti."

2- Avere sempre a portata di mano i documenti relativi alle assunzioni dei dipendenti.

3- "favorire e segnalare la possibilità di usufruire dei servizi igienici del locale e segnalare la presenza di servizi igienici pubblici collocati nelle vicinanze."

4- Svolgere attività di informazione e prevenzione sugli effetti dell'abuso dell'alcol

5- fare la raccolta differenziata con modalità definite con l'Hera.

6- far effettuare controlli sull'inquinamento acustico a proprie spese e su richiesta dell'Amministrazione.

7- rinunciare a qualsivoglia impugnativa dell'ordinanza in sede giurisdizionale e amministrativa.

Come l'articolo 25, il primo punto non spiega in che modo, con quali mezzi e con quali limitazioni, il gestore dovrebbe attuare questo controllo del territorio. Non spiega fin dove si spinge l'area sotto la responsabilità del gestore. Non dice con quale criterio il gestore dovrebbe valutare come fuorilegge un gruppo di avventori fuori dal suo locale. Ma soprattutto questo punto aggiunge altri obblighi assurdi e impraticabili al gestore che dovrebbe anche occuparsi di prevenzione dei rischi e di mediazione dei conflitti!

Altra cosa poco chiara è il come dovrebbero fare la raccolta differenziata questi locali, quando sappiamo tutti che in centro non ci sono i bidoni dell'umido e della plastica.. si parla di non meglio precisati accordi con l'Hera, ma dubitiamo che si impegnino ad andare porta a porta a ritirare i rifiuti differenziati, senza contare che per mettere dei bidoni all'esterno del locale il gestore ha bisogno di un autorizzazione speciale (con i costi che ne conseguono..).

Da notare anche l'assurdità del punto 3 che scarica sui gestori anche l'onere di segnalare i bagni pubblici! Ma dove siamo arrivati?!
E già che sono in vena di risparmiare sui costi e sugli sbattimenti che competerebbero all'Amministrazione, hanno pensato bene di delegare ai gestori anche il compito di fare informazione per la riduzione del danno e di pagare gli innumerevoli controlli acustici che alcuni cittadini frustrati chiedono in continuazione (spesso senza che vengano rilevate infrazioni).

Ma il bello sta nel finale. Il bello sta nel fatto che nessuno lo sa, ma in questo accordo che fa passare Cofferati per uno disposto a mediare, c'è il seme del ricatto: Io ti lascio tenere aperto fino all'una, e tu non solo ti devi sbattere a fare diverse cose che dovremmo fare noi, ma devi anche rinunciare al tuo diritto di fare ricorso nei confronti di un ordinanza che io stesso sto delegittimando ritornando sui miei passi. Senza contare che con queste basi, sembra chiaro che l'accordo serva principalmente per trovare altri possibili motivi per dare colpe e fare multe ai gestori, e alla fine giustificare un altra ordinanza magari ancora più dura.
Purtroppo, essendo presi per il collo, i 5 gestori firmeranno questo accordo e, all'insaputa di quasi tutta la città, con questa firma viene data un altra picconata alla democrazia. Grazie Sceriffo! E Buon Natale!

venerdì 19 dicembre 2008

Cofferati alleggerisce la pena

A quanto pare l'incontro tra il Sindaco e il rappresentante di Confesercenti ha dato i suoi frutti e Cofferati ha deciso di aprire una mediazione e proporre a tutti e 5 i gestori del Pratello un accordo che prevede un allegerimento dell'ordinanza. Tale allegerimento sarà in prova per 2-4 mesi (2 mesi per Osvaldo e Barazzo e 4 mesi per gli altri) e, qualora i risultati non fossero soddisfacenti, si ritornerà alle disposizioni dell'ordinanza originale. Durante questi mesi di prova i locali potranno chiudere all'una di notte (invece che alle 22, come prevedeva l'ordinanza).

I termini dell'accordo sono molto simili a quelli siglati con Ascom e Confesercenti per poter chiudere alle tre, ma in più il locale deve provvedere alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e deve impegnarsi a procedere a proprie spese a controlli acustici sul rumore prodotto dal locale e nello spazio antistante. Inoltre Cofferati ha chiesto ai gestori di prendere le distanze da chi fa rumore e di telefonare ai vigili nel caso non riuscissero a controllare gli assembramenti. Tali telefonate verranno in ogni caso tenute come prove a discolpa dei gestori nel caso in cui si dovessero ripresentare situazioni di "assembramenti illegali". Quest'ultima precisazione è stata aggiunta dal Sindaco in risposta alle richieste di confesercenti sulla necessità di modificare l'articolo 25 (che consegna agli osti obblighi impraticabili di controllo sulla sicurezza dell'esterno del locale). Tra l'altro sembrerebbe che anche in Giunta si stanno convincendo dell'assurdità di questo articolo..

Per quanto siamo contenti per la possibilità di ricominciare a lavorare che viene data ai 5 gestori, non ci sentiamo di poter festeggiare quest'oggi in seguito all'ennesima dimostrazione di quanto sia malata e incoerente la politica italiana..
Fino all'altro giorno Cofferati sembrava inammovibile, mentre ora invece torna sui suoi passi, guarda caso, proprio dopo le primarie del suo partito.. Nel frattempo il PD ha fatto una campagna elettorale a tappeto (siamo stati contattati anche noi..) per sbandierare la sua contrarietà a questi provvedimenti, mentre Forza Italia e AN stanno agitando gli animi in senso opposto scagliandosi contro i contestatori dell'ordinanza.. In generale abbiamo assistito ad una serie di strumentalizzazioni da parte di persone che non conoscono per nulla (e non hanno a cuore) la realtà del Pratello, e secondo me anche questa mediazione fa parte di un disegno ben preciso.. Qualcosa mi fa pensare che Cofferati troverà il modo per dire che i mesi di prova non hanno dato frutti, o meglio, prolugherà il periodo di prova in attesa della primavera in modo che il suo partito possa sfruttare l'eventuale ripristino dell'ordinanza anche in prossimità delle elezioni di giugno..

Io ho buttato il mio solito sassolino, il futuro ci dirà se avevo ragione oppure no..

giovedì 18 dicembre 2008

Comunicato di Libera Pratello

Ricevo e pubblico un comunicato ufficiale del Comitato Libera Pratello, in merito all'incontro che hanno avuto ieri con il capo dello staff del Sindaco (evidentemente lui ha preferito rifiutare per l'ennesima volta di incontrarli di persona..).

Noi siamo il Comitato LiberaPratello.

Il Comitato LiberaPratello è composto da una nutrita e significativa rappresentanza dei residenti della cosiddetta Zona Pratello (Via del Pratello e vie limitrofe), alla quale si aggiunge un folto gruppo di non residenti, ovvero lavoratori in zona, esponenti delle associazioni socio-culturali ivi ubicate e frequentatori abituali dell'area interessata.
Il Comitato LiberaPratello è regolato da uno statuto, condiviso e sottoscritto da tutti i membri, e si pone come fine ultimo della propria esistenza quello di tutelare e promuovere la valenza storica, culturale e sociale della Zona Pratello, difendendone l'identità e ricostituendone il tessuto sociale pluristratificato, gravemente compromesso dalla recente emanazione, da parte del Sindaco Sergio Gaetano Cofferati, delle ordinanza che hanno decretato la chiusura anticipata alle ore 22:00 di di cinque locali, storici e storicizzati, dell'area in questione. Tali ordinanze hanno determinato non solo gravissime problematiche di natura economica per gli osti colpiti dal provvedimento, ma hanno sortito l'ulteriore effetto-alone di generare un calo di sicurezza nella fruizione di Via del Pratello, che, dalle ore 22:00 in avanti, risulta essere in larga misura oscura e deserta.
In ragione di ciò, il Comitato LiberaPratello chiede l'immediato ritiro delle ordinanze in questione emanate, in forza dell'art. 54 del D.lgs 18/08/08, senza un previo accertamento del reale status quo del territorio (il cui livello di vivibilità è stato più volte considerato in crescita positiva nel corso dei Tavoli per la Sicurezza Urbana del Quartiere Saragozza) e, soprattutto, senza un'effettiva consultazione della totalità dei residenti e dei lavoratori in loco.
Al fine di conseguire tale scopo, una Delegazione del Comitato LiberaPratello è stata ieri ricevuta (dopo reiterate richieste avanzate in tal senso) dal Capo dello Staff del Sindaco, Valerio Montalto, autodefinitosi "persona informata dei fatti" e lì presente in qualità di "mero uditore, sine delega per pronunciarsi". Al termine dell'incontro, la Delegazione non ha ricevuto alcun chiarimento in merito ai processi decisionali che hanno portato alla decisione di emanare le ordinanze in oggetto, in ragione del fatto che – a detta di Montalto – tali questioni possono essere dibattute solo con gli osti (vittime dirette) e non con i residenti ed i lavoratori in loco (vittime indirette).
L'unica considerazione avanzata da Montalto in merito ai criteri che hanno sancito, a suo avviso, la necessità di emanare le ordinanze ha lasciato attonita la Delegazione del Comitato LiberaPratello: citando testualmente, "l'emanazione delle ordinanze è stata una MISURA PREVENTIVA attuata per far fronte ad uno STATO DI INSICUREZZA PERCEPITO"!!!
Sulla natura di tale PERCEZIONE sono stati gravemente colpiti gli osti, le loro famiglie, i loro dipendenti, lavoratori della zona ed una nutrita parte dei residenti. Vittima principale resta la stessa Via del Pratello, prima demonizzata sulla base di illazioni e percezioni di dubbia natura, ed ora, in seguito alle suddette ordinanze, privata della propria identità e depauperata della propria carica storico-culturale.
Alla luce di quanto detto, il ritiro immediato delle ordinanze appare un imperativo non solo morale ma anche sociale. In tal senso, è imprescindibile procedere anche ad una razionale revisione del Regolamento di Polizia Urbana, segnatamente dell'art. 25, che delega agli osti un oneroso carico di responsabilità sulla sicurezza che deve tornare ad essere competenza specifica dei tutori dell'ordine, non degli esercenti.


Ci definisce Apprendisti stregoni, copiando e incollando quanto di diffamante viene detto dal nostro Comitato di vicini lontani.
Poi delega persone informate dei fatti per riceverci.
Lui che dice che "Nessun cittadino resterà inascoltato"
Noi, residenti felici del Pratello, oggi cittadini delusi.

venerdì 12 dicembre 2008

Natale in Casa Pratello

Sabato 13 dicembre, si svolgerà lungo la via la festa di Natale del Pratello, alla quale siete tutti invitati.

L'appuntamento è per le ore 12 al Centro sociale La Pace in via del Pratello, n. 53, dove si pranzerà insieme mettendo in condivisione cibo e bevande che ciascuno porterà.
I bambini potranno giocare, pasticciare, costruire, insieme agli artisti che ci aiuteranno ad allietare la giornata.
Non mancheranno banda e zampogna che ci accompagneranno durante la festa.

Intorno alle 15 in piazza S. Rocco ci attendono un piccolo mercato di associazioni di volontariato e, dulcis in fundo, un bell'albero di Natale da addobbare.
Porteremo con noi gli addobbi fatti dai bambini durante un laboratorio tenutosi al centro anziani lo scorso 26 novembre, quelli fatti dagli alunni di alcune classi delle scuole del nostro quartiere, e quelli che vorrete appendere o vedere appesi ai rami del nostro albero fatti o offerti da voi.
Il coro R'Esistente dei bambini che già ha cantato per la festa del 25 aprile, aperto alla partecipazione di chi voglia aggregarsi anche all'ultimo istante, si esibirà in versione natalizia sotto l'albero; ci faranno compagnia acrobati e giocolieri.

Per i bimbi alle 17,30 al Macondo crepes e laboratorio di pittura.

Per i grandi, spettacolo alle 18,15 dal titolo "Non mi piace il Natale" di Alain Leverrier dell' associazione "Il Grande Pratello" che si terrà al Montesino.

IMPORTANTE: DALLE 15 ALLE 19 A PARTIRE DAI CIVICI 40 E 33 - 3 e 19 DI VIA DEL PRATELLO NONCHE' DA VIA CALARI A VIA PIETRALATA SARA' VIETATO IL TRAFFICO DELLE AUTO COME DA P.G. n. 293295 del 10.12.2008 e P.G. n. 292190/08.

Ci scusiamo infine per il ritardo con cui distribuiamo la comunicazione dell'evento, ma le vicende che hanno interessato la nostra strada in questo ultimo periodo, da qualunque parte le si vogliano intendere e interpretare, hanno condizionato e ridimensionato quanto avremmo voluto fosse unicamente una grande festa per tutti.

VI ASPETTIAMO PER FARE FESTA TUTTI INSIEME!

Cofferati propone una mediazione al Mammuth

Oggi la stampa ha divulgato la notizia che Cofferati si è incontrato con i gestori del Mammuth e ha proposto loro una mediazione, ma purtroppo anche questa azione che pare benevola è stata infarcita di dichiarazioni annichilenti e mistificatrici da parte dello Sceriffo. Dichiarazioni alle quali la stampa ufficiale non ha prestato attenzione..

Infatti, se da una parte il sindaco riconosce che il Mammuth non aveva mai preso multe per disturbo alla quiete o questioni di sicurezza pubblica e che quindi l'ordinanza dovrebbe essere calmierata, dall'altro insiste nel dire che il motivo per cui ha emesso tali proveddimenti è la sommatoria di sanzioni e denunce, quando invece i locali in questione (soprattutto nell'ultimo anno) di multe non ne hanno avute quasi per nulla, ma più che altro non ne hanno avute per la violazione della legge sulla vendita di asporto dopo le 22 (che appunto prevede che si prendano provvedimenti restrittivi in caso di reiterazione del reato).

La proposta del sindaco, inoltre, consiste nel firmare un accordo tra le parti per cui il Mammuth si dovrebbe impegnare a mantenere la quiete pubblica e il decoro fuori dal locale e il sindaco in cambio ridurrebbe l'entità dell'ordinanza (meno di un anno oppure chiusura ad un orario più tardo rispetto alla precedente). Il problema è che questo non è altro che quello che dice il famoso articolo 25, ed è allo stesso modo vago ed interpretabile come meglio tornerà comodo all'Amministrazione. Praticamente è come firmare un autorizzazione data al Sindaco a prendere i provvedimenti che preferisce per il futuro del locale. Sinceramente io spero che i gestori del Mammuth non cadano nella trappola e che continuino a lottare insieme agli altri per la giustizia e la democrazia.

Tra l'altro il Sindaco ha incontrato anche il gestore del Tarcaban (che come da programma gli ha offerto latte e datteri, senza ricevere nemmeno un sorriso in cambio) e, oltre a non aver ascoltato le sue richieste senza nemmeno fare riferimenti al suo sciopero della fame e della sete, ha anche colto l'occasione per infamare il gestore, dipingendolo come un mezzo delinquente con manie di persecuzione che in questi anni non ha fatto altro che collezionare denunce (se il sindaco fosse mai andato al Tarcaban forse saprebbe che è un barettino tranquillo dove non c'è quasi mai gente che fa bisboccia, e che forse le denunce le ha prese per un ingiusto accanimento nei suoi confronti, da parte di alcuni residenti e delle forze dell'ordine).

E per concludere la serie di dichiarazioni fuori luogo, Cofferati si prende la libertà di dire: “Finora ho ricevuto solo due richieste di incontro, una da parte dei gestori del Mammuth, l’altra da Confesercenti -che incontrerà la settimana prossima- . Nessun altro mi ha chiesto un incontro” (che nel caso dei locali con denunce penali a carico non verrebbe comunque concesso). Questa dichiarazione ci lascia alquanto perplessi, visto che il comitato Libera Pratello ha inviato svariate richieste di incontro con il Sindaco (erano già 5 il giorno del Tavolo sulla Sicurezza..), così come il Progetto Pratello aveva chiesto la sua presenza al Tavolo della settimana scorsa, e anche gli altri gestori colpiti dall'ordinanza hanno più volte chiesto di parlare con lui. Senza contare che forse il Sindaco ha qualche problema con la matematica, visto che se ha incontrato anche il gestore del Tarcaban, sono almeno 3 le richieste che ha ricevuto..

mercoledì 10 dicembre 2008

Sciopero della fame e della sete

Da ieri sera, Abdel Sanhaji (gestore del Tarcaban) ha iniziato uno sciopero della fame e della sete per protestare contro l'ordinanza che ha colpito il suo locale e altri 4 di via del Pratello. Le sue richieste sono il ritiro del provvedimento e la convocazione immediata di un tavolo di mediazione sulla questione.

Inoltre ogni giorno dalle 10 alle 19 stazionerà sotto il comune in Piazza Maggiore, in attesa che qualcuno prenda in considerazione le sue richieste. Poi la sera tornerà a lavorare nel suo locale (solo fino alle 22, ovviamente..) perchè per lui il suo lavoro è la sua dignità.

Non possiamo che essere solidali con Abdel, anche se pensiamo che i gestori dei locali colpiti dalle ordinanze dovrebbero organizzare qualcosa insieme agli altri gestori ma soprattutto insieme ai tanti cittadini del quartiere che appoggiano la loro causa. Infatti siamo convinti che agire da soli potrebbe sminuire le proporzioni della questione, riducendola ad un problema (principalmente economico) che riguarda soltanto chi è stato colpito dall'ordinanza, mentre invece qui si sta parlando di una grave mancanza di democrazia da parte del Sindaco e di un concreto rischio per tutto il quartiere di trasformarsi in un contesto nel quale la maggioranza dei cittadini non vorrebbe vivere.

domenica 7 dicembre 2008

Resoconto del Tavolo sulla Sicurezza

Per quanto il Crusel stia cercando in ogni modo di sostenere il contrario, all'assemblea di mercoledì non erano presenti soltanto i gestori e i loro amici e men che meno c'erano numerosi esterni al Pratello chiamati per fare numero. Per ovvi motivi c'erano diversi gestori (di cui soltanto una ha fatto un intervento e non era nemmeno di uno dei locali colpiti dall'ordinanza), ma i presenti erano comunque quasi tutti persone che vivono in quartiere, con l'aggiunta di qualche esterno curioso e qualche giornalista (di stampa ufficiale e indipendente). Oltrettutto l'età media si aggirava sui 40 anni, gente con figli e un lavoro, che di sicuro (come è stato poi precisato da molti) non ha nessun interesse a trasformare la via in un rave perenne.
Meno che meno le persone che erano presenti cercano di minare la democrazia e la sicurezza del quartiere, a differenza di quello che dice il Crusel, che invece sta effettivamente calpestando la democrazia con i numerosi comunicati pieni di falsità che spedisce in ogni dove, nei quali calunnia il Progetto e chi vi partecipa, e si arroga diritti di rappresentanza assolutamente campati in aria.

A parte questo, l'assemblea non è andata proprio come speravamo, anche se qualche dichiarazione interessante da parte delle istituzioni presenti c'è stata. Quando ho preso la parola ho posto le seguenti domande:
1) Ha ancora senso fare questi tavoli di discussione, alla luce dei recenti fatti? Cioè, quello che diciamo qua, ha qualche possibilità reale di essere ascoltato dall’amministrazione?
2) Visto che l’art. 25 non da informazioni precise a riguardo, volevo sapere con quale criterio (se ne esiste uno) vengono differenziati dei semplici gruppi di avventori dagli assembramenti illegali di cui si parla.
E questi criteri sono comunque a discrezione del poliziotto che fa il sopralluogo, oppure sono direttive precise e uguali per tutti?
E se sono direttive precise, perché non le avete inserite direttamente come un aggiunta all’articolo 25?
Ma soprattutto, i gestori sono stati informati di questi criteri di valutazione, oppure è stato delegato loro l’onere di controllare che non si formino assembramenti illegali, ma senza spiegare come riconoscerli?
3) Visto che su quest’altro punto l’art. 25 è ancora meno preciso, quali sono i mezzi e le modalità con le quali un gestore potrebbe (e dovrebbe) intervenire per disperdere o sedare un assembramento illegale? Nel senso che non avendo il potere del distintivo, ma nemmeno manette e pistola, il gestore per risultare convincente potrebbe uscire con una mazza e minacciare gli avventori che non rispettano la legge?
3) Sappiamo che sono state investite molte risorse (umane e quindi anche economiche) per controllare che i locali rispettassero la normativa sulla vendita d’asporto e la chiusura dei locali. Tali forze dell’ordine erano in borghese e si appostavano per ore.
Se sono state ben volentieri investite queste risorse per fare qualche multa per la vendita d’asporto fuori orario, come mai non sono state investite per controllare la legalità degli assembramenti di avventori nella via, invece di scaricare questo obbligo sui gestori? Si cercava forse una scusa per chiudere questi locali, delegando loro un compito che si sapeva non potevano adempiere?


Purtroppo non mi è stato risposto subito e, alla fine di tutti gli interventi, le varie istituzioni hanno preso la parola senza effettivamente rispondere nè a me nè a nessun'altra delle domande dirette che gli erano state poste. A questo punto, nonostante le rassicurazioni della vicesindaco sul fatto che il Progetto ha ancora senso di esistere, io credo che si debba rivedere qualcosa nello svolgimento di questi tavoli, perchè se la minoranza che ha idee diverse si autoesclude dal dibattito, e le istituzioni si preparano dei discorsi che fanno a priori invece di discutere con i presenti, non credo che si possa continuare a chiamare queste assemblee dei tavoli di discussione, visto che il dibattito non esiste..

Al di là di questa considerazione personale, sono fiducioso del fatto che il prossimo tavolo sarà svolto in modo migliore (sarò io stesso a dirlo e a cercare di fare in modo che le cose vadano diversamente), anche perchè gli interventi delle Istituzioni erano abbastanza rassicuranti.
Nello specifico la vicesindaco Scaramuzzino ha ribadito la sua contrarietà alle ordinanze e il fatto che lo Sceriffo Cofferati ha agito senza interpellare lei e il resto della Giunta. Ha inoltre aggiunto che il Crusel è formato da pochissime persone ("li conto sulle dita delle mani") e che "farebbero meglio a impiegare il loro tempo in attivita' utili invece di spiare il prossimo ... un po' di vino non ha fatto mai male a nessuno..."
Anche il Presidente di Quartiere ha espresso la sua contrarietà alle ordinanze, dicendo che i rapporti tra le persone rappresentano una ricchezza sociale in quanto sentire di appartenere ad una comunità accentua il rispetto delle regole, e quindi non è un bene se nel quartiere ci si chiude agli altri.
E l'assessore Mancuso nel suo intervento minimizza la situazione di degrado al Pratello, dicendo di sotterrare l'ascia di guerra perchè in fondo la via non è così messa male e che si può convivere tutti insieme. Ma purtroppo i dissidenti del Crusel non erano presenti per sentire le sue parole, e infatti lui ha espresso il suo disappunto per il rifiuto al confronto dei membri del Comitato.

In finale, oltre ai numerosi interventi di cittadini di ogni età ed estrazione sociale che sottolineavano quanto le ordinanze stavano facendo male alla via e avessero attuato un pericoloso processo di desertificazione della strada, con i conseguenti problemi di sicurezza, possiamo dire che anche da parte delle Istituzioni c'è stata una presa di posizione contro le suddette ordinanze, ma soprattutto contro le metodiche del Comitato Al Crusel, che ancora una volta dimostra di essere non solo poco rappresentativo, ma anche malvisto da molti.

giovedì 4 dicembre 2008

"Al Crusel deve vergognarsi"

Sono queste le parole con le quali all'assemblea di ieri i presenti hanno commentato il comportamento di uno degli esponenti del Comitato Al Crusel. Tale indecoroso atteggiamento mi ha spinto a rimandare la pubblicazione della mia analisi tecnica sul tavolo di discussione, per concentrarmi prima di tutto su questa faccenda e per togliermi una pietra accuminata dalla scarpa, invece dei soliti sassolini..
Ma andiamo con ordine..

All'assemblea di ieri erano presenti molte persone e anche diversi rappresentanti delle Istituzioni, tra cui la vicesindaco Scaramuzzino. C'erano alcuni gestori, alcuni rappresentanti del neonato comitato Libera Pratello, ma soprattutto c'erano molti "cittadini qualunque", alcuni in rappresentanza di associazioni culturali ma la maggior parte presenti come singoli residenti.
Dopo l'introduzione di rito, il primo a prendere la parola è stato (come sempre..) uno degli attivisti del Comitato Al Crusel (unico presente di quel gruppo), che invece di esporre il proprio pensiero all'interno di un dibattito ha semplicemente letto un comunicato ufficiale da mettere agli atti. A dimostrazione del fatto che a lui e ai suoi compari non interessa nulla dell'opinione altrui e che il concetto di mediazione tra i diversi interessi gli è del tutto estraneo, il soggetto in questione, alla fine della lettura del proprio comunicato stampa, si è alzato e se ne è andato mentre la rappresentante del comitato Libera Pratello faceva il suo intervento. Ovviamente tale gesto ha scatenato reazioni di sdegno e incredulità nei presenti e la sala è letteralmente esplosa in un coro di "Dovete vergognarvi!", "Non ci si comporta così!" e cose simili.

Anche se in modo meno esplicativo, questa notizia è stata accennata anche nella stampa ordinaria, ma ci sono un paio di aspetti di cui io non ho letto da nessuna parte (ammetto che possa essermi sfuggito un articolo dove se ne parlava..).
All'inizio del comunicato (che è agli atti) il signore in questione dice esplicitamente di parlare a nome dei condomini numero XX, YY, ZZ (non dico il numero perchè non mi sembra giusto farlo in questa sede) e del Comitato Al Crusel. Il problema è che in sala erano presenti alcune persone che abitano in quei condomini e che non solo non condividono le opinioni del Comitato, ma che non sono nemmeno state interpellate a riguardo! Oltre ai presenti, sappiamo benissimo che ci sono diverse altre persone che non si sentono rappresentate dal Crusel (non solo in quei condimini, tra l'altro) e non possiamo che essere indignati per questa ennesima prova del fatto che questi soggetti si arrogano diritti di rappresentanza che non hanno.

Tra l'altro, vorrei lanciare questa primo sasso nell'acqua, sperando che qualche onda arrivi nei posti giusti, e vorrei sottolineare come la dichiarazione del Crusel sia effettivamente CONTRO LA LEGGE in quanto DICHIARAZIONE FALSA E TENDENZIOSA. Visto che il Comitato parla spesso di agire per vie legali (come spiegherò in seguito) direi che non sarebbe male se gli abitanti dei condomini citati che non sono stati interpellati facessero una bella denuncia nei confronti del Crusel..

Un altro sassolino che da ieri mi infastidisce il piede e che non è stato evidenziato da nessun organo di informazione, è il fatto che nel Comunicato del Crusel non ci si limita a ringraziare il Sindaco per le ordinanze, ma si offendono gli organizzatori e i partecipanti al Progetto Pratello, definendolo una cosa che non si vuole più vedere e additandolo come un covo di persone che portano avanti interessi personali e che vogliono solo arraffare soldi pubblici. A parte che questi soldi pubblici non sono ancora stati usati per nessuna delle iniziative proposte ma solo per la realizzazione delle bacheche e altre cosucce di interesse comune come queste, ma il punto che vorrei evidenziare è quanto si possa essere squallidi da sfruttare un tavolo di discussione per portare avanti le proprie idee (come hanno fatto durante tutto il Progetto) e nello stesso tempo sputarci sopra offendendo tutti quelli che ci lavorano o che vi partecipano.

Ma la pietra accuminata di cui vi parlavo riguarda un fatto accaduto la scorsa primavera, che evidenzia quelli che sono i metodi di confronto con le idee altrui che ha il Comitato e quelle che sono le loro metodiche di interfaccia con i cittadini che dicono di rappresentare.
In seguito ad un mio articolo su questo blog, ho ricevuto una mail da uno dei membri del Crusel, nel quale mi si diffidava ufficialmente a nome del Comitato e mi si minacciava di agire per non meglio specificate "vie legali" nel caso in cui non avessi tolto il riferimento a loro. La motivazione che adduceva tale persona era che si cercava di mistificare la situazione cercando subdolamente di attribuire al comitato la paternità di punti di vista che invece non condivide.
Ammettendo che per una mente in cerca di cavilli e polemiche, la mia frase potesse essere fraintesa, la modificai subito, trasformandola in quella che è ora. Se già lo si capiva prima, dopo la modifica era chiaro che io nominavo il Comitato solamente come una delle fonti che avevo preso in esame per fare il mio articolo ed esporre quelle che potevano essere delle proposte abbastanza condivise da fare durante l'incontro con le istituzioni. Ma il rappresentante del Comitato ha insistito, rinnovando le minacce, affinchè il riferimento al Crusel venisse cancellato del tutto, cosa che, per amore della libertà di informazione, non ho fatto.
E come se non bastasse, alla fine di quella diffida mi si diceva con tono perentorio (scritto in grassetto..) che tale mail era riservata a me e che l'autore non gradiva che venisse pubblicata né sul blog né da altre parti...

A quel punto, visto che io sono una persona educata, ho pensato di non pubblicarla (non l'ho fatto nemmeno ora..) e non rendere pubblico l'accaduto, ma dopo l'ennesima dimostrazione del fatto che il Comitato Al Crusel non ha nessun rispetto delle opinioni altrui e che insiste a dichiarare il falso per darsi una maggiore importanza agli occhi dell'opinione pubblica e delle Istituzioni, ho deciso che era ora di togliermi questa grossa pietra dalla scarpa e scagliarla contro un muro (invece di buttarla nell'acqua), sperando che i suoi angoli accuminati scalfiscano il muro eretto da questa minoranza incivile e indegna che vuole decidere le sorti del quartiere coinvolgendo nelle loro indecorose azioni anche cittadini inconsapevoli e senza volerne discutere con nessuno.

sabato 29 novembre 2008

Tavolo di Discussione su Sicurezza

Mercoledì 3 dicembre 2008 alle ore 18.00 presso "Sala Cenerini" del Quartiere Saragozza - Via Pietralata, 60 -
si terrà un nuovo incontro del Tavolo di Monitoraggio sulla Sicurezza nell'area del Pratello.

Immagino che stavolta ci saranno un bel po' di cose di cui parlare e ci saranno scintille.. ovviamente riporteremo qua quello che si dirà a beneficio di quelli che non potranno esserci.

venerdì 28 novembre 2008

Forze dell'Ordine, Pratello e Articolo 25

Oggi voglio togliermi un altro sassolino dalla scarpa, visto che ormai sto camminando su una soletta di ghiaia..

Non ci stancheremo mai di dire che i locali colpiti dall'Ordinanza del Sindaco non sono stati chiusi perchè recidivi nella violazione delle norme sulla vendita di alcolici d'asporto e sugli orari di chiusura, ma sono stati chiusi appellandosi all'Articolo 25 del Regolamento di Polizia. Tale articolo delega al gestore (in una misura non ben specificata e senza parlare dei mezzi a sua disposizione e dei suoi limiti di azione) il controllo delle pertinenze del suo locale affinchè "i frequentatori evitino comportamenti dai quali possa derivare pregiudizio alla quiete pubblica e privata, nonché all'igiene ed alla pubblica decenza".

Ovviamente tale articolo è talmente vago che i limiti oltre i quali un gruppo di avventori può essere definito fuori legge sono a totale discrezione dell'Istituzione che fa un sopralluogo, per cui appellandosi a questa regola si potrebbe chiudere il bar di fronte al liceo perchè all'uscita da scuola si formano rumorosi assembramenti di ragazzi.. ma il sassolino di cui parlavo non è questo.

In uno dei primi Tavoli per la Sicurezza organizzati dal Progetto Pratello, ho avuto modo di porre qualche domanda ad uno dei responsabili dei controlli delle Forze dell'Ordine in Pratello. Questa persona ci stava informando sui numerosi controlli che facevano, anche in orari serali e notturni e con svariati agenti in borghese, allo scopo di beccare i gestori che facevano i furbetti e vendevano alcolici fuori orario. A parte il fatto che qualcuno dei presenti sosteneva che non fossero abbastanza solerti e presenti, visto che ancora c'erano persone che si divertivano fino a tarda notte, il rappresentante delle Forze dell'Ordine era abbastanza orgoglioso di come stavano lavorando, e snocciolava dati sulla frequenza (praticamente 2 giorni di controlli ogni 10-15) e sull'efficenza delle sue truppe (agenti in borghese che facevano appostamenti di ore, mimetizzati come agenti segreti dei film). A quel punto, però, sono intervenuto io e gli ho fatto un paio di domande nel tentativo di capire se questi agenti fossero lì soltanto per fare multe ai locali o se già che c'erano si occupavano anche di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblici...
Come pensate che sia andata a finire? Bhè, diciamo che io sono stato bravo a far finta di non essermi accorto delle evidenti contraddizioni tra le sue risposte e del fatto che si arrampicasse sugli specchi, ma il succo del suo discorso è stato che "la maggior parte delle volte" non potevano intervenire nel caso vedessero delle persone che infrangevano le leggi, innanzitutto perchè altrimenti la loro copertura sarebbe saltata e poi perchè gli spacciatori e i rissaioli (tutti extracomunitari anche a suo dire) erano molto difficili da cogliere sul fatto e comunque spesso il fermo non si trasformava in arresto per svariati problemi tecnici.
Ok. Sicuramente questa è una cosa risaputa, ma se le nostre Forze dell'Ordine non riescono a risolvere questi problemi, perchè accanirsi così tanto contro del rumore invece che accanirsi contro delle situazioni di illegalità e pericolo per i cittadini? E soprattutto, visto che si devono spendere soldi e che si mandano agenti in Pratello, perchè non mandare qualcuno che si apposti per fregare i delinquenti veri, invece che per fare una multa ad un gestore che vende birra da asporto dopo le 22?

Ma la vera domanda che mi sorge a questo punto non è nemmeno una di queste. In realtà mi domando (e su questo vi chiedo di riflettere) come mai questi agenti non si occupavano di dare una mano agli esercenti per controllare gli assembramenti più difficili, delegando invece a loro il rischio di intervenire per calmare gruppi di persone sbronze (che magari avevano bevuto in altri locali anche se poi stanziavano fuori dal suo..), pur essendo senza nessuna qualifica o potere persuasivo (il potere del distintivo..) in quanto semplici cittadini come gli altri? Ma soprattutto, perchè non aiutavano il gestore nell'identificare quando gli avventori fuori dal suo locale si trasformavano in un Assembramento contrario alla legge, e si limitavano a prendere nota o attendere che la situazione degenerasse per fare un bel verbale?

e la risposta che voglio darvi per queste domande è: "The answer, my friend, is blowing in the wind. The answer is Blowing in the wind."

giovedì 20 novembre 2008

Rave al Pratello?

Ed oggi voglio fare un post simpatico, così alleggeriamo anche la tensione di questi ultimi post. Volete sapere perchè? Bhè, devo dire che mi sento ridanciano dopo aver letto un articolo che riportava le deliranti dichiarazioni del Sindaco e del Crusel riguardanti gli eventi dello scorso weekend in Pratello.

l'articolo in questione è QUESTO

E cosa c'è da ridere, direte voi.. e in effetti ci sarebbe da piangere o da mettersi le mani nei capelli, ma invece a me viene da ridere perchè il sindaco per avvalorare le sue assurde metodologie da regime, chiama RAVE ILLEGALI le serate in Pratello di venerdì e sabato! ahahahah! Ma il bello viene quando poche righe più in basso le definisce NOTTI BIANCHE! Uhauhauhauha! E' un po' come il fatto che oramai se uno si ubriaca fuori da un bar invece che dentro una discoteca in periferia, lo si definisce DEGRADO...

Faccio un piccolo break da professorino, visto che sono un umanista.
Dicesi RAVE: manifestazioni musicali molto spesso illegali organizzate in tutto il mondo all'interno di aree industriali abbandonate o in spazi aperti, dalla durata di una notte (fino all'alba o oltre) o anche di alcuni giorni e sono caratterizzati dalla presenza di uno o più sound system e musica digitale ad alto volume.
Dicesi NOTTE BIANCA: un'iniziativa di alcune grandi città del mondo che consiste nell'organizzazione di spettacoli e intrattenimenti vari durante tutta una nottata. Spesso questa è accompagnata da un servizio straordinario dei mezzi pubblici o apertura prolungata di negozi o musei.

Ora forse capite dove stava la comicità di quelle dichiarazioni, vista l'evidente contradditorietà delle due definizioni e il fatto che la seconda prevede un numero di spettacoli e intrattenimenti maggiore di uno e dislocati in più luoghi contemporaneamente (oltre alla collaborazione del Comune con mezzi pubblici speciali e permessi per tenere aperti i negozi..). Ma il bello sta nel fatto che quello che è successo venerdì e sabato in Pratello non c'entra nulla né con l'uno e né con l'altro! AHAHAHAHAH! E qui si ride davvero di gusto!

La parte invece dove si ride a denti stretti è quella dove sia il Sindaco che il Comitato dichiarano che i gestori dei locali abbiano organizzato queste "feste di protesta" (chiamiamole così, per favore, perchè è la definizione che più si avvicina alla realtà) e addirittura li si addita come facenti parte di un qualche gruppo sovversivo che sta organizzando deliri di strada anche in altre zone della città! AHAHAHAH! Che cavolo continuano a fare i gestori se hanno queste capacità organizzative e di trascinamento di folla!? Potrebbero mettersi in politica che magari fanno qualcosa di meglio del nostro attuale Sindaco!
Questo maldestro tentativo di trasformare i gestori ingiustamente colpiti da un ordinanza ingnobile in pericolosi terroristi che minano la società civile, fa sorridere, ma è un sorriso amaro, visto che quello che passa all'opinione pubblica sono queste cavolate, come il fatto che i locali erano stati puniti perchè recidivi nella violazione delle norme sulla vendita di asporto e sugli orari di chiusura di dehors e locali (cosa ASSOLUTAMENTE FALSA).

A parte le battute, comunque, ci tengo a precisare che:
- venerdì io ero in Pratello e non ho visto NEMMENO UNO dei gestori incriminati
- come potete vedere io ho messo un annuncio sul blog dicendo di venire in Pratello a protestare, ma NESSUNO MI AVEVA DETTO DI FARLO. Ho saputo che altri amici ci andavano e ho colto la palla al balzo per provare a far confluire più gente possibile visto che sapevo che ogni sera si creavano capannelli e mini-manifestazioni spontanee. Quando sono arrivato lì c'era davvero molta gente e, in modo molto spontaneo, si è creato un vero e proprio spettacolo con giocolieri e musici (sax, minibatteria e fisarmonica), visto che gente abile in queste arti era presente e si era portata i propri strumenti. Evidentemente altri come me hanno detto agli amici di venire in pratello e il tam-tam ha raggiunto molte persone che volevano protestare e che si sono dirette in zona senza nemmeno sapere bene cosa ci avrebbero trovato (visto che nemmeno chi gli aveva detto di andarci aveva idea di cosa ci sarebbe stato..). Questo dovrebbe fare molto riflettere su quanta insoddisfazione c'è tra i giovani a Bologna..
- venerdì lo spettacolo è finito poco dopo la mezzanotte e l'assembramento si è diradato quasi del tutto intorno all'una. Sabato non c'ero, quindi nn voglio dire nulla a riguardo.
- alla fine dello spettacolo 4-5 persone hanno raccolto svariati sacchi di bottiglie e lattine da mettere nella raccolta differenziata, fino a quando è stato aperto in molti hanno usato il bagno pubblico e inoltre nessuno ha fatto atti di vandalismo. L'unica cosa che è successa è stato un inizio di rissa tra spacciatori extracomunitari che grazie ai cori e fischi della folla si sono subito dispersi.
- per il mio modesto parere, mandare decine di poliziotti in Pratello questo weekend potrebbe creare situazioni molto problematiche per l'ordine pubblico, perchè gli animi sono alquanto surriscaldati. Il punto è che sorge spontaneo domandarsi se forse questo non sia proprio quello che cercavano di ottenere con queste ordinanze (mentre si costruivano un alibi con i tavoli di discussione del Progetto Pratello): PORTARE IL CONFLITTO ALL'ESTREMO PER AFFOGARE NEL SANGUE LE ARGOMENTAZIONI E LA MOTIVAZIONE DEI DISSIDENTI.
E qui non c'è proprio più niente da ridere...



mercoledì 19 novembre 2008

Comitati Fantasma

Era da un po’ che meditavo di scrivere un articolo su questo argomento. Ma soprattutto era da un po’ che avevo detto al diretto interessato che lo avrei scritto… e ora mi sento abbastanza ispirato.

Tutti voi saprete che ormai ovunque ci sono dei Comitati che spesso si definiscono Comitati di Quartiere e che spesso sono uniti per la cosiddetta Lotta al Degrado. Quello che probabilmente molti di voi non sanno è che questi Comitati non sempre sono rappresentativi come dicono di essere e che alcune volte non hanno addirittura nessun contatto con i cittadini che dicono di rappresentare (pur non togliendo che probabilmente ce ne sono di persone che condividono le loro idee).

Ci sono comitati, per esempio, il cui direttivo praticamente coincide con il totale dei membri. Comitati nei quali ci sono 4-5 persone che decidono cosa fare e cosa dichiarare a nome dei cittadini del quartiere. Comitati in cui spesso ognuno di questi 4-5 membri prende autonomamente la decisione di dichiarare qualcosa a nome del Comitato intero (e quindi dei cittadini del Quartiere..).

Molti di questi Comitati sono nati seguendo la nuova definizione di Degrado diffusasi qualche anno fa grazie ai mass-media e ad abili oratori agitatori di folle, hanno cavalcato l’onda al momento giusto, sfruttando la crescente intolleranza da parte dei “cittadini per bene” rispetto agli stili di vita del “popolo della notte”, e sono riusciti a darsi un valore politico (o politicante) magari facendo delle raccolte di firme (di successo) per risolvere alcune particolari problematiche condivise, ma spesso senza discuterne i dettagli con chi li appoggiava..
Quello che non sapevano queste persone che li appoggiarono (e quello che non sapevate nemmeno voi probabilmente) è che alcuni di questi Comitati, dopo i primi focosi contatti con i cittadini, hanno smesso di fare assemblee pubbliche, hanno smesso di raccogliere firme, hanno smesso persino di informare i cittadini delle loro idee d’azione e delle loro iniziative, ma non hanno smesso di arrogarsi il diritto di essere gli Unici Veri Rappresentanti dei Cittadini, e soprattutto non hanno smesso di sfruttare in ogni occasione i dati di gradimento riscontrabili in quelle datate raccolte di firme, sostenendo di avere ancora l’appoggio di quelle persone anche in tutte le successive iniziative.

Tali Comitati, quindi, sono composti da persone che sfruttano il notevole peso politico che hanno guadagnato semplicemente per fare i loro interessi, che non sono disposti ad accettare mediazioni di nessun tipo, nemmeno con organi istituzionali, e che sono così arroganti dal non avere nemmeno cura di evitare di far capire che il loro Comitato è una farsa e che non ha nessun contatto con i cittadini che dice di rappresentare (salvo trovare qualche decina di comparse quando devono fare pseudo manifestazioni).

Voglio dire che io non mi sono mai permesso di scrivere una dichiarazione pubblica nella quale mi firmavo “i partecipanti al Progetto: Pratello, una via per Bologna”, per quanto fossi realmente in contatto con quasi tutti i partecipanti e per quanto scrivessi cose che sapevo condivise anche da loro (in quanto non facevo altro che riportare idee e valutazioni emerse dal dibattito in assemblea); mentre ci sono persone che fanno parte di Comitati che sono soliti fare dichiarazioni (pubbliche o private) firmandosi con il nome del Comitato. Persone alle quali ho chiesto esplicitamente, in quanto cittadino residente a Bologna, di essere avvertito quando facevano una riunione o quando dovevano divulgare un comunicato a nome del Comitato (e quindi dei residenti come me), ma che invece non mi hanno mai avvertito. Persone che hanno il coraggio di diffamare il Progetto Pratello dicendo che è composto da un gruppetto di persone in combutta con gli esercenti che fa di tutto per escludere gli altri dalle discussioni, quando loro sono i primi a non chiedere il parere di chi potrebbe avere idee diverse dalle loro (per esempio io..) e nemmeno degli altri. Persone che prima fanno una dichiarazione su una newsletter (alla quale partecipano anche figure istituzionali) firmandosi con il proprio nome e che poi, una volta messi a tacere dagli altri, rispondono continuando il discorso con una mail a nome del Comitato nella quale utilizzano anche toni di minaccia! E il tutto nel giro di un’oretta, nemmeno il tempo di sentire gli altri 4 membri del Comitato…

Quindi in conclusione, invito tutti a cercare di prendere contatto con i Comitati del proprio quartiere, perché io non posso fare nomi e quindi solo rifacendo le mie stesse esperienze potrete capire quali sono i Comitati Fantasma e quali sono i Comitati che rappresentano davvero il Quartiere…

Tremate gente!! Stanno arrivando gli Acchiappa-Comitati-Fantasmaaaaaa!!

lunedì 17 novembre 2008

Cosa sta succedendo in queste serate??

Scrivo questo articolo perchè immagino che qualcuno si stia domandando cosa stia mai succedendo in queste serate pratelliane di feste, schiamazzi, assembramenti, e manifestazioni spontanee.

Dunque, sono state molteplici le reazioni che ognuno di noi ha avuto dopo l'ennesima azione antidemocratica del nostro sindaco Cofferati. Intendo che a parte le differenze tra chi ha provato gioia e chi no, ci sono state diverse sfaccettature emozionali tra noi contrari. Chi ha provato disgusto, chi rabbia, chi un senso di impotenza, chi depressione, ecc.. Di conseguenza, anche le linee di reazione che ognuno ha deciso di intraprendere sono state molteplici e sviluppate contemporaneamente, e possiamo ipotizzare che vadano dall'aver gettato la spungna al meditare vendette di chissà quale tipo.

Di conseguenza, il cittadino nottambulo medio, mentre gli esercenti e i vari gruppi più o meno istituzionali si muovevano per altre vie, non ha trovato cosa migliore da fare che non l'andare in Pratello ugualmente, possibilmente facendo rumore e dando fastidio, ma senza fare danni, violenze, o simili (per chi non lo sapesse, ci sono stati alcuni ragazzi che a fine serata hanno raccolto diversi sacchi di vetro e lattine da mettere nella raccolta differenziata).
Dopo la prima sera, il tam tam cittadino ha sparso la voce che in Pratello c'era anche più gente del solito e che tutto questo aveva anche una motivazione di lotta contro lo stile da Sceriffo del nostro Sindaco.
E quindi, senza il bisogno di organizzare nulla di preciso, senza volantinare per la città, e senza un gruppo che organizzasse e manovrasse la folla, la protesta è sorta spontaneamente, e il gruppetto è diventato una moltitudine.

Per quanto ben lungi dall'essere tra i leader carismatici di questa protesta, mi sento di dire che condivido in pieno quello che sta accadendo in queste serate al Pratello e spero che la cosa vada avanti ancora per molto. E a chi pensa che non servano a nulla queste cose, io rispondo che forse serviranno a far capire ai membri dei comitati anti degrado del quartiere e alle istituzioni, che differenza c'è tra la definizione di "gruppo di persone che interagiscono bevendo qualcosa insieme" e il significato di "assembramento di persone che pregiudicano la salute e la sicurezza delle cose e delle persone". Più precisamente spero che questo weekend qualcuno di mia conscenza abbia capito quale è il vero significato delle parole "Schiamazzi Notturni".

Detto questo aspettiamo le prossime mosse istituzionali, anche se personalmente mi sento di dichiarare che, dopo aver appurato l'inutilità di cercare un dialogo con le istituzioni e con i "soliti disfattisti egoisti bigotti mascherati da paladini della giustizia", sarò ben pronto a sostenere, promuovere e divulgare ogni iniziativa volta a dimostrare il nostro dissenso. Se nessuno ci ascolta non serve dialogare ed è meglio limitarsi a protestare e lamentarsi, anche se magari non risolve nulla nemmeno quello ma almeno ci si sfoga e si dà fastidio a chi si comporta come se avesse la ragione divina dalla sua parte.

Concludendo invito tutti a continuare a venire in Pratello la sera, tanto state tranquilli che uno zoccolo duro di manifestanti spontanei lo trovate praticamente sempre.. e vi ricordo: portatevi da bere da casa!
;)

venerdì 14 novembre 2008

Manifestazione di protesta

In tutti questi giorni, ogni sera alle 22, si formavano delle manifestazioni spontanee di protesta.

questa sera la cosa è stata pubblicizzata molto e sarebbe bello essere in tanti davvero.

ci vediamo stasera (ma anche domani e i giorni seguenti..), venerdì 14 novembre in via del Pratello (indicativamente incrocio con pietralata) dalle 22 in poi. e portatevi da bera da casa!

mercoledì 12 novembre 2008

Incontro con le Istituzioni

Giovedì 13 novembre alle ore 14:30 si terrà un incontro tra gli esercenti e le istituzioni al Comune in Piazza Maggiore. l'ingresso è aperto a tutti anche se i posti non sono moltissimi, ma è comunque importante essere un buon numero anche fuori.

lunedì 10 novembre 2008

Coprifuoco al Pratello

Venerdì 7 novembre 5 locali del Pratello hanno ricevuto una ordinanza del Sindaco Cofferati che impone loro di tenere chiuse le serrande tra le 22 e le 6 del giorno dopo, con valenza immediata e durata fino al 7 novembre 2009.
Tale ordinanza nasce grazie al Decreto Maroni che attribuisce poteri speciali ai sindaci in materia di sicurezza urbana e incolumità pubblica, in quanto i locali che sono stati colpiti non avevano commesso nessuna infrazione che prevedesse una punizione di questo tipo.

i locali colpiti dall'ordinanza sono: Osvaldo, Tacaban, Mammuth, Barazzo e Và Pian. ma poco tempo fa anche altri locali in zona universitaria avevano subito restrizioni di questo tipo, come il bar noto come "I vecchietti" che è stato costretto a chiudere addirittura alle 18 (del resto chiudeva già normalmente alle 22)! Il sindaco tra l'altro ha lasciato trapelare il fatto che ci sono un'altra decina di locali sulla sua lista nera..

Per far capire quanto sia un provvedimento insensato e di stampo fascista, ci teniamo a sottolineare che NESSUNO dei locali del pratello raggiunti dall'ordinanza ha mai ricevuto sanzioni per la violazione al divieto di vendita di alcolici d'asporto dopo le 22, nè per la violazione dell'orario di chiusura, ed inoltre soltanto uno di questi ha preso nell'ultimo anno una multa per schiamazzi, il tutto nonostante la via fosse assediata da controllori in borghese (ce lo hanno anche detto al tavolo di discussione sulla sicurezza..) e i locali tempestati di controlli e ispezioni varie.

L'ordinanza infatti si appella praticamente solo all'articolo 25 del Regolamento di Polizia che impone ai gestori dei locali l'obbligo di vigilare sulle dipendenze del locale (10 metri attorno alle sue vetrine) affinchè non si creino situazioni che ledano la proprietà o le persone. Ci si chiede, visto che la suddetta regola è alquanto vaga e interpretabile, fino a dove si debbano (e possano) spingere i Vigili-Gestori e quando si possa definire "fuorilegge" un gruppo di persone fuori dal suo locale. Ma soprattutto ci si chiede se sia giusto costringere dei semplici gestori a dover fare i vigilantes quando invece dovrebbero pensarci le forze dell'ordine, e avere poi anche la faccia tosta di prendersela con loro se non riescono a far stare calmo un assembramento di persone che, tra l'altro, spesso non è nemmeno composto da avventori del suo locale.. Anzi, hanno anche dato la colpa ai gestori del fatto che le forze dell'ordine venissero contestate quando passavano per la via! ma ci rendiamo conto? se nemmeno le forze dell'ordine riescono a farsi rispettare come si può pretendere che ce la facciano dei semplici gestori?
Comunque secondo questo articolo, la punizione sarebbe una revoca della licenza per "il tempo necessario all'accertamento e la verifica delle misure idonee ad assicurare il giusto contemperamento tra le esigenze dell'attività dell'esercizio e la tutela della salute pubblica", ma grazie al decreto Maroni il Sindaco può decidere lui come risolvere certi problemi, e il nostro Sceriffo ha pensato bene che invece di applicare una legge ingiusta che già di suo ha una punizione alquanto dura, era meglio inventarsi da solo una punizione ancora più dura e senza possibilità di discuterne.

E' quindi solo grazie ad una serie di leggi assurde e/o facilmente adattabili alle proprie necessità che questi locali sono stati costretti a chiudere prima, anche perchè per le stesse mancanze potrebbero essere chiusi praticamente tutti i locali di bologna.

Altra cosa che la redazione si sente in dovere di segnalare è che tali provvedimenti non sono nemmeno stati accennati durante i tavoli di discussione sulla sicurezza organizzati dal Progetto Pratello Una Via Per Bologna. Fare un progetto per sentire cosa vogliono i cittadini e poi agire di testa propria senza nemmeno accennarglielo e senza aspettare che il progetto sia concluso, non è un comportamento da persona civile secondo noi. Speriamo quindi che il sindaco si scusi con noi per averci presi per i fondelli e averci fatto perdere un sacco di tempo (e soldi dei contribuenti), altrimenti perderebbe quel poco di credibilità che gli rimane quando parla di civiltà e di rispetto.

Comunque Segnaliamo (e segnaleremo) le iniziative popolari di cui verremo a conoscenza e invitiamo tutti a farci sapere ogni piccola cosa che faranno per protestare contro questa situazione assurda.

intanto Lunedì 10 novembre alle ore 14:00 all'incrocio Pratello Pietralata ci sarà un incontro per discutere della situazione.
e tutti i giorni in tutti i locali della via si può sottoscrivere una raccolta firme contro le suddette ordinanze.

mercoledì 5 novembre 2008

Incontro con i CANDIDATI alle primarie del PD

La Rete Unirsi organizza un incontro con i 4 candidati alle primarie ed altri autorevoli esponenti del centrosinistra per riflettere insieme su quale percorso i partiti, le associazioni e i cittadini possono condividere da qui alle elezioni amministrative.

UNITA', PARTECIPAZIONE, PROPOSTE PER IL FUTURO DI BOLOGNA

Giovedì 13 Novembre 2008 ore 20:30 presso la Sala Sirenella in via Andreini n° 4 (san Donato).

TEATRO DEL PRATELLO

dal 26 al 30 novembre 2008
24 e 25 novembre anteprime riservate alle scuole
presso Istituto Penale Minorile, via del Pratello 34, Bologna
feriali ore 21- festivi ore 17

L'ULTIMO VIAGGIO DEL GULLIVER
uno spettacolo di Paolo Billi

L'ingresso è subordinato al permesso dell'Autorità Giudiziaria
competente.
Il costo del biglietto è di euro 10.
Prevendita biglietti dal 27 ottobre 2008 presso Teatro del Pratello,
via del Pratello 23
lunedì e mercoledì ore 14-16, martedì e giovedì ore 10-13
per info: tel/fax 051/551211, e-mail prenotazi...@teatrodelpratello.it

lunedì 20 ottobre 2008

Mostra al Bar

Il bar non è solo un ritrovo di alcolisti e lo dimostra questa bella iniziativa che speriamo si diffonda e venga ben accolta dagli avventori del Pratello.

Giovedì 23 ottobre alle ore 19 al Vapian di Via s.Croce 20 si inaugurerà l' esposizione di quadri di Luca Parmeggiani con apritivo e buffet.

per info e contatti:
http://www.myspace.com/lucaparme

martedì 14 ottobre 2008

Castagnata di Quartiere

Iniziativa giunta ormai alla nona edizione , organizzata dal Quartiere Reno, domenica 19 ottobre 2008, presso il Centro Sportivo Comunale Pontelungo, Via Agucchi 121. Intrattenimenti vari per adulti e bambini, pranzo a menu fisso, castagne, vino, polenta e dolci per tutti ....Entrata libera!

(Biciclettata per tutti partenza ore 10:30, iscrizione gratuita dalle ore 10.)

sabato 13 settembre 2008

Tavolo di Discussione su Sicurezza

Giovedì 18 settembre 2008 alle ore 17.30 presso la sala riunioni (1° piano) del Q.re Saragozza -via Pietralata, 58/60- avrà luogo il terzo incontro in oggetto.

Vi ricordiamo che il tavolo ha lo scopo di avviare/mantenere un confronto costante, attivare un processo di informazione e comunicazione e raccogliere segnalazioni sulle questioni legate alla sicurezza.

Il tavolo è composto, oltre che dai cittadini interessati, dalle Forze dell'Ordine e dai rappresentanti istituzionali del Q.re e del progetto stesso.

mercoledì 20 agosto 2008

Bacheche e Muri del Pratello

A dispetto dei luoghi comuni che vedono l'Italia ferma ed inerte durante il mese di Agosto, in via del Pratello sono finalmente state installate una serie di bacheche nelle quali è consentita l'affissione di manifesti e annunci. Anche la tinteggiatura dei muri e delle colonne e giunta al termine e la nostra via arriva a fine estate in grande forma, pronta ad affrontare una nuova stagione.

C'è da dire che qualche tag è già comparsa sulle bacheche, ma i muri sono per ora stati lasciati in pace.. possiamo forse dedurne che i writer in questione abbiano deciso di esprimersi negli appositi spazi invece di imbrattare i muri? sarebbe un gesto di grande maturità, oltre che un segnale che ci informa di essere sulla strada giusta.

Ovviamente i Soliti Noti hanno avuto di che lamentarsi per l'installazione delle bacheche, scagliandosi contro lo sperpero di denaro pubblico (come se delle bacheche di metallo avessero lo stesso costo di un opera del Brunelleschi), usato per cose che secondo loro sono inutili. Del resto i contrari alle bacheche non hanno delineato una vera e propria alternativa per risolvere il problema delle affissioni selvagge, argomentando con il fatto che basterebbe far rispettare la legge che vieta l'affissione e l'imbrattamento dei muri. Evidentemente a loro sembrerebbe meglio investita l'enormità di soldi che servirebbero per tenere sotto controllo il pratello 24 ore su 24 con delle pattuglie di polizia.. (senza nemmeno entrare nel merito di quanto la militarizzazione del quartire sarebbe poco auspicabile)

A tal proposito ci sentiamo in dovere di informare gli avventori del Pratello che buona parte dei cittadini di questo quartiere è in totale disaccordo con questi soggetti che cercano di alimentare i conflitti e pensano soltanto ai propri interessi, invece che cercare soluzioni che soddisfino tutti. Le opere di riverniciatura dei muri e le bacheche sono state pagate dal Comune, ma si inseriscono in una serie di iniziative volte al recupero delle condizioni per una sana convivenza sociale. L'idea di fondo è che non si può soltanto vietare una cosa, ma si deve cercare di dare un alternativa legale, in modo che si facciano le cose bene perchè lo si ritiene giusto e non perchè si rischia una punizione.

Invitiamo quindi tutti gli avventori del Pratello ad utilizzare le bacheche come spazi per comunicare/esprimersi e di lasciare puliti i muri (anche perchè le prossime riverniciature le dovremo pagare noi e se ci pensate non è molto bello spendere soldi perchè qualcunaltro voleva avere una firma in più su un muro..), in modo da dimostrare che la linea di azione da noi intrapresa è efficace e dandoci la possibilità di continuare in questo senso, andando incontro alle necessità di tutti e mettendo a tacere chi rema contro.

Il primo mattoncino è stato messo e, se collaboriamo tutti, riusciremo a costruire un grande palazzo!

venerdì 20 giugno 2008

Novità dal Progetto Pratello

L’amministrazione comunale sta per realizzare alcuni interventi per la riqualificazione di via del Pratello come la ripulitura di muri e portici dalle scritte che attualmente li imbrattano e l’installazione di bacheche a disposizione della cittadinanza allo scopo di trovare una soluzione al problema delle affissioni abusive effettuate direttamente sui muri.

L’intervento di ripulitura di muri e portici partirà il 26 giugno 2008 e si protrarrà per circa due settimane, a seguire saranno installate le bacheche. Per procedere con l’installazione è necessario il consenso dei proprietari degli immobili sui quali saranno poste le bacheche; i responsabili del Progetto stanno procedendo alla raccolta di tali consensi.

Il successo dell’intervento e la sua durata nel tempo sono connessi alla partecipazione attiva della cittadinanza; si tratta di un’occasione per favorire la riappropriazione dello spazio urbano da parte di coloro che vivono e lavorano nell’area. Punto chiave è la disponibilità di residenti
ed esercenti a prendersi cura degli spazi (muri e portici) contigui alle proprie attività o proprietà.

Nel corso del mese di luglio avranno luogo iniziative volte a sensibilizzare i fruitori dell’area del Pratello sui temi del rispetto del silenzio nelle ore notturne e della raccolta differenziata, come la "Banda Antibaraonda". Si tratta di un’iniziativa serale e notturna divertente, che ha l’obiettivo di stimolare comportamenti virtuosi nei frequentatori dell’area del Pratello. La banda è composta da 4 o 5 mimi del Teatro dei Mignoli, che, con indosso costumi medievali, trascinando un carretto attrezzato per la raccolta differenziata, raccoglieranno bottiglie di vetro, rifiuti e lattine invitando le persone a esprimersi con un basso tono di voce. Durante la performance vi saranno dei momenti comici come la consegna di medaglie e piccoli gadget a chi porta nei bidoni lattine e bottiglie anzinchè abbandonarli per strada.

La redazione di questo Blog auspica che, grazie ad interventi di questo tipo, in futuro non ci sia bisogno di applicare leggi proibizioniste per assicurare una pacifica convivenza tra i fruitori del Pratello e i cittadini che ci vivono. Ora si tratta di vedere come andranno queste sperimentazioni.

martedì 17 giugno 2008

San Giovanni non vuole inganni

23, 24 e 25 giugno 2008 dalle ore 20
cortile del Centro Giustizia Minorile, via del pratello 34


*Lunedì 23 giugno 2008*

ore *20,00*
presso il cortile di via del pratello 34
inaugurazione CORO R'ESISTENTE DEI BAMBINI di via del Pratello
e video intervista a Odette Righi
segue CENA DELLA SPORTA (tutti gli abitanti e i fruitori
della via sono invitati a contribuire al buffet comune)

ore *22,30*
LILLIPUT DINNER
Spettacolo conclusivo del progetto TEATRO IN COMUNITà
diretto da Paolo Billi con l'aiuto di Laura Bisognin Lorenzoni
e Jodi Capitani, percussioni di Paolo Caruso


*Martedì 24 giugno 2008*

ore *20,00*
presso Bar della Trattoria, Macondo, Vapian,
Osteria del Montesino, Mutenye
APERITIVO PRATELLO: comizi d'arte, amore e storia
a cura de la Bottega dell'Elefante, rivista militante Tabard
e Associazione teatrale Lalage

ore *21,30* presso il cortile di via del pratello 34
incontro di presentazione del libro IL MARE DIETRO UN MURO
libro fotografico di Maurizio e Federico Buscarino, testi di Massimo Marino
intervengono gli autori e Giancarlo De Cataldo, Angelo Guglielmi

ore *22,30*
proiezione del video FOOL BITTER FOOL
di Agnese Mattanò


*Mercoledì 25 giugno 2008*

ore *20,00*
presso Bar della Trattoria, Macondo, Vapian,
Osteria del Montesino, Mutenye
APERITIVO PRATELLO: comizi d'arte, amore e storia
a cura de la Bottega dell'Elefante, rivista militante Tabard
e Associazione teatrale Lalage

ore *21,30*
presso il cortile di via del pratello 34
VOI CAVALIERI VAGABONDI
regia di Paolo Billi, con la Compagnia del Pratello

ore *22,30*
proiezione di video "Quel che si fa dentro al Pratello"

-----------

con la partecipazione dei ragazzi delle comunità educative:
Comunità pubblica per minori, Associazione il Nuovo Grillo,
Comunità Piccolo Principe, Comunità Compagni di Sogni.

con l'aiuto e la partecipazione di
Abitanti. Commercianti. Fruitori della via del Pratello

spazi espositivi a cura di
Associazione Terra Verde, Associazione Uva Passa, Ant,
Art Therapy Italiana, Bloom culture teatri, ENAIP Bologna

San Giovanni non vuole inganni è un progetto a cura del Teatro del Pratello
ingresso a offerta libera, per info 051-551211 / i...@teatrodelpratello.it
organizzazione: Amaranta Capelli

si ringrazia:
Parco Giardini Margherita

lunedì 9 giugno 2008

Incontri con le Istituzioni

TI RACCONTO COSA HO FATTO PER BOLOGNA
I Progetti realizzati e i progetti in corso di realizzazione

Circolo PD Pratello e Andrea Costa
Organizzano un ciclo di incontri con le Istituzioni

Mercoledì 11 Giungno 2008 - ore 19:00
Giardino della Sala Benjamin, Via del Pratello, 53 - Bologna
Con buffet e Aperitivo

ADRIANA SCARAMUZZINO (Vice Sindaco di Bologna)
presenta Gianluigi Amadei (Segretario PD Quartiere Saragozza)
Interviene Roberto Fattori (Presidente del Quartiere Saragozza)

Temi dell'incontro:
Il rapporto tra cittadini e quartiere: sulla via del cambiamento.
Azienda servizi alla persona: da una logica assistenziale a una logica di servizio.
Anziani non autosufficienti: la differenziazione dei trattamenti.
I nuovi cittadini: servizi e consulte per l'accoglienza.


Lunedì 30 giugno 2008 - ore 20:45
Cortile Circolo Andrea Costa, via Paolo Martini 7/2 - Bologna

VIRGINIO MEROLA (Assessore Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Casa del Comune di Bologna)
presenta Gianluigi Amadei (Segretario PD Quartiere Saragozza)

temi dell'incontro:
Qualità urbana, qualità della vita: un bilancio di quattro anni di gestione del territorio e le proposte per il futuro.
Il Comune di Bologna e la politica della casa.

domenica 8 giugno 2008

2° incontro Tavolo Sicurezza

martedì 10 giugno 08 alle ore 18.30 presso sala riunioni (1° piano) del Q.re Saragozza -via Pietralata, 60- avrà luogo il secondo incontro in oggetto.

Vi ricordo che il tavolo ha lo scopo di avviare/mantenere un confronto costante, attivare un processo di informazione e comunicazione e raccogliere segnalazioni sulle questioni legate alla sicurezza.

Il tavolo è composto, oltre che dai cittadini interessati, dalle Forze dell'Ordine e dai rappresentanti istituzionali del Q.re e del progetto stesso.

sabato 7 giugno 2008

lo spirito del pratello:chi l'ha visto?

durante le varie riunioni dell'OST è emerso che ,nonostante il titolo contenesse specifici riferimenti allo ''spirito del Pratello'', ci sono evidenti difficolta' sia di identificazione(chi o cosa è)
sia di condivisione del concetto:per questo ora mi sono deciso,senza velleita' polemiche,di scrivere a proposito, per spiegare secondo me a cosa si fa riferimento quando si dice ''spirito'' del Pratello.Molti anni fa,quando c'erano le ''feste'' al Pratello,capitai per caso davanti a quello che sarebbe diventata la sede delle mie attivita' lavorative.Era molto buio perchè l'illuminazione pubblica era ancora di la' da venire, e la gente faceva ressa nel buio accalcandosi intorno a piccoli fuochi che poi si rivelavan candele,per guardare le bancarelle che vendevano beni e servizi, e c'era questa signora che leggeva la mano,le carte e tutto il resto. Preso da curiosita' mi avvicinai
e ricordo una senzazione di brividi alla spina dorsale...sembrava per un attimo di essere nel Medio Evo ,e cio' che piu' era strano era questa senzazione di dejavu' ...come se il tempo avesse cessato di esistere e tutta questa gente festosa ,che era li' da sempre, era li' per uno scopo comune, complice la notte, per trovare la propria dimensione, per non essere giudicati, per fare parte di qualcosa...immediatemente mi resi conto che quello era il ''mio'' posto. Causa timidezza, paura del giudizio altrui, non avevo mai trovato prima un luogo del quale mi sentissi partecipe
e non giudicato, non alieno, non emarginato...Anni dopo quando trovai il negozio in affitto, in un lampo ricordai la senzazione di quella notte ....Sono stati anni veramente duri, abbiamo sopportato il degrado (vero) dei lavori che per anni avevano reso la via inagibile fiume di fango
popolato da topi e punkabestia...poi abbiamo visto la luce per un attimo quando le buone intenzioni e i lavori hanno ripopolato la via, i turisti, i dehors, la gente che veniva al Pratello
come se fosse stato il salotto nuovo di Bologna...per un attimo il peggio sembrava passato....
poi vennero gli anni bui, improvvisamente la gente che veniva a spendere nei locali era diventata
''il'' degrado. Cosi' vennero blindati i dehors,bandita la gente festosa, evidentemente la gente festosa disturba, meglio gli spacciatori che si nascondono (non troppo) dietro le colonne....
infatti col loro bisbigliare non infastidiscono nessuno, vuoi la roba,vuoi la roba...sono educatissimi.
Cosa rimane dello spirito del Pratello? Questa sottile solidarieta' delle persone che si tollerano,
anche se non si capiscono...
che si salutano come in un paese...
che si sentono parte di qualcosa...
che credono ancora in qualcosa....
che anche se tutto quello che hanno fatto non è stato capito,
ci credono ancora, e ci provano ancora, perchè in nessun altro posto si sentono cosi' a casa.

sabato 24 maggio 2008

FESTA 25 APRILE 2008

Scusate il ritardo, ma ci sono stati vari problemi tecnico-organizzativi..

Per una serie di accavallamenti di impegni io ho potuto partecipare praticamente solo al pranzo che era stato organizzato al circolo della Pace. Ognuno portava qualcosa e poi si mangiava tutti insieme. Devo dire che l'atmosfera era così bella da sembrare finta. C'erano prelibatezze di ogni tipo e provenienza geografica, c'erano persone di ogni età, c'era la banda che suonava, i bambini che giocavano, gente che rideva e scherzava ovunque.. Per qualche ora mi sono sentito come se avessi staccato la spina dai problemi della vita e della società, guardandomi intorno mi sembrava impossibile che esistessero problemi di convivenza sociale.. è stata un esperienza fantastica e non vedo l'ora di ripeterla!

Per quanto riguarda tutte le altre iniziative, spero che qualcuno che c'era racconti qualcosa commentando l'articolo. intanto io vi metto un po' di foto che mi sono arrivate e invito chiunque ne avesse altre a spedirle a pratello@gmail.com












DON GIUSEPPE ELLI

DON GIUSEPPE ELLI : UN LUNGO VIAGGIO IN EUROPA
DA SAN ROCCO NEL PRATELLO A MAUTHAUSEN E A DACHAU


Don Giuseppe Elli, Rettore di San Rocco, fu per molti anni anche Cappellano del Carcere di San Giovanni in Monte. Durante l’occupazione tedesca, nell’aprile del 1944, venne accusato di avere portato fuori dal carcere la lettera di un detenuto politico. Arrestato dalle SS venne inviato prima a Fossoli e poi deportato a Mauthausen e a Dachau. Rientrò a Bologna, dopo molti patimenti e vessazioni il 28 maggio 1945. In questo stesso giorno, dopo 63 anni lo ricordiamo con le parole scritte da Mons. Giovanni Catti e con lettura del Suo diario.


Mercoledì 28 Maggio 2008
alle ore 16,30
Oratorio di San Rocco
Via Monaldo Calari n. 4/2°



presentazione del libro-testimonianza
UN VIAGGIO, UN DIARIO
E TANTE COSE DA DIRE

di Mons. Giovanni Catti

Presiede
MONICA DONINI
Partecipano
MAGDA INDIVERI
ALESSANDRO ALBERTAZZI
GIANCARLO GRAZIA
AUGUSTA DALLA ROVERE
E l’autore
GIOVANNI CATTI

Patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione
Emilia-Romagna
Adesioni: Parrocchia di S.Maria della Carita’,
Quartiere Saragozza Bologna,
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

( A cura dell’A.N.P.I.-Sezione Saragozza )

lunedì 5 maggio 2008

Passeggiata di Quartiere

Venerdì 9 maggio 2008 si terranno due passeggiate una alle ore 12.00 ed una alle ore 18.00 in via del Pratello con la partecipazione dei tecnici del Comune di Bologna e degli operatori del Porgetto "Pratello: una via per Bologna" con l'obiettivo di indentificare i luoghi idonei per l'applicazione delle bacheche. Ovviamente l'occasione sarà ottima anche per incontrarsi e valutare sul campo alcune delle problematiche discusse in assemblea.

Il ritrovo per entramnbe le inziative sarà all'incrocio tra via del Pratello e via Pietralata.

Chiediamo, a chi fosse interessato, di dare la propria disponiblità recandosi al Punto di Ascolto del Progetto che ricordiamo essere aperto tutti i mercoledì dalle ore 16.00 alle 18.00 presso il Centro Sociale "La Pace" in via del Pratello, 53.

Vi aspettiamo!

venerdì 25 aprile 2008

Tavolo di Discussione su Sicurezza

Lunedì 28 Aprile 08 alle ore 18.00 presso sala "Cenerini" del Q.re Saragozza in via Pietralata 60, avrà luogo il primo incontro del Tavolo di Discussione di cui si è parlato nelle scorse assemblee.

Il tavolo ha lo scopo di avviare un confronto costante, attivare un processo di informazione e comunicazione e raccogliere segnalazioni sulle questioni legate alla sicurezza. Il tavolo è composto, oltre che dai cittadini interessati, dalle Forze dell'Ordine e dai rappresentanti istituzionali del Q.re e del progetto stesso.

Chiunque fosse interessato è invitato a partecipare.

venerdì 11 aprile 2008

Metodologia di azione e proposte emerse

Il giorno venerdì 18 Aprile 2008 alle ore 18:30 presso il Centro Sociale "La Pace" di via del Pratello numero 53, si terrà un assemblea con lo scopo di riassumere, discutere e tradurre in azioni concrete quelle che sono le proposte emerse negli ultimi 2 incontr con le istituzioni in materia di Mobilità e Decoro Urbano.

I coordinatori del progetto "Pratello, una via per Bologna" si sono icontrati con le Istituzioni in un Gruppo Tecnico per avere un responso e una valutazione di fattibilità sulle proposte discusse nelle assemblee. Da lì si partirà per decidere come agire nel concreto.

Ovviamente,chiunque può partecipare all'incontro e, anzi, visto che si deciderà come mettere in pratica le proposte discusse finora, è fondamentale che chi ha idee o qualcosa da dire venga a parlarne di persona.

venerdì 21 marzo 2008

Resoconto Assemblea "Pulizia e Decoro Urbano"

Durante l'assemblea sono stati segnalati ai rappresentanti dell'Amministrazione e di Hera quelle che erano le tematiche di cui abbiamo discusso il giorno prima. Grosso modo sono quelle del precedente articolo, anche se non c'è stato tempo per discutere di alcuni particolari perchè ci si è dilungati troppo su altri. In particolare la tematica dell'inquinamento acustico è stata trattata soltanto in funzione del rumore prodotto dalle macchine pulitrici di Hera, in quanto la discussione si è dimostrata controversa e si è protratta a lungo. Ma andiamo con ordine.

Dicevo che sono state fatte presente più o meno tutte le criticità e le soluzioni da noi proposte, ma non si è fatto in tempo a sentire il commento dell'amministrazione su tutte le tematiche. Rimane comunque il fatto che tutto ciò che è stato da noi segnalato verrà eseminato e ridiscusso in un futuro incontro.

In merito al discorso sull'affissione abusiva, abbiamo proposto la nostra idea delle bacheche e siamo stati informati di come si sono svolte altre iniziative simili. A parte alcuni accorgimenti tecnici, siamo stati d'accordo sul fatto di affiancare a questo intervento una serie di altre azioni in modo che si rinforzino una con l'altra. I rappresentanti dei Vigili ci hanno informato che risulta molto difficile fare multe a chi affigge e che, quando ci hanno provato, le decine di verbali che hanno fatto sono quasi tutti stati archiviati senza una sanzione. Sembra che, in questo senso, funzioni meglio il dialogo con i locali che divulgano questi manifesti. Praticamente l'azione migliore sembrerebbe quella di creare le bacheche, fare un evento informativo sulla cosa, e poi per un paio di settimane occuparci personalmente di staccare tutti i manifesti fuorilegge e segnalare ai vigili affinchè prendano contatto con chi non rispetta le regole.
Se tale azione viene affiancata ad una pulizia dei muri di tutta la via (è importante che sia fatto tutto in un breve periodo, come ha dimostrato il rifacimento del ghetto ebraico) e ad un iniziativa di apertura del dialogo con i Writers, probabilmente riusciremo a far rimanere puliti i nostri muri per molto tempo. Proprio riguardo ai Writers, il rappresentante del Gabinetto del Sindaco ci ha informato di alcuni dettagli tecnici sul progetto del Comune in proposito. Si pensava appunto ad un bando per dipingere le serrande di chi fosse interessato. Non si è parlato di finanziamenti, anche se i writers meno famosi (ma di livello artistico soddisfacente) non si fanno pagare molto. Inoltre, anche se non se n'è parlato, si può sempre organizzare un contest per ridipingere le serrande degli aderenti tutte in una giornata facendosi dare le bombolette gratuitamente da uno sponsor.
Per quanto riguarda il ridipingere i muri e il sistemare la pavimentazione dei portici, ci è stato confermato che sono a carico dei condomini ma attualmente ci sono finanziamenti del Comune intorno al 36%. Non ci sono però strumenti istituzionali per convincere i condomini che non si curano di sistemare la propria zona di portico, si pensava quindi di fare una campagna informativa e di coinvolgimento/sensibilizzazione.

Si è poi parlato a lungo dell'argomento rifiuti. Inizialmente la discussione è stata sulla raccolta del vetro e poi sul rumore prodotto dai macchinari. Siamo stati informati che è impossibile instaurare una politica di cauzione del vetro perchè non esistono ditte disposte a pagare per i vuoti. La proposta di Hera è stata di fornire gli esercenti di bidoncini per il vetro con rotelle, da mettere fuori dai locali durante l'apertura. Un giorno si e uno no, degli addetti Hera verrebbero a raccogliere il vetro. Hanno comunque dimostrato interesse per la nostra proposta di mettere qualche campana del vetro in più. Invece il rappresentante del Gabinetto del Sindaco ci ha proposto un iniziativa da affiancare a quella di Hera, che coinvolgerebbe ragazzi extracomunitari e in generale persone dei Lavori Socialmente Utili. Tale iniziativa ha avuto buoni risultati in Piazza S. Stefano e prevede che questi addetti (con un piccolo compenso) si occupino di raccogliere le bottiglie abbandonate in giro e si occupino di buttarle nelle campane.
Per quanto riguarda il rumore dei mezzi di pulizia strade sembra sia stato fatto da qualcuno un esposto per chiedere di spostare l'orario di pulizia dalle 6 alle 8 di mattina. Durante l'assemblea è risultato in modo evidente che questo è un problema poco sentito, ma, visto l'esposto in corso, si è pensato di sperimentare questo nuovo orario per un tempo concordato (tipo un paio di mesi). Molti hanno però fatto presente che spostando alle 8 la pulizia della strada, ci si sarebbe trovati ad andare al lavoro/scuola con la sporcizia in vista. La replica dell'unico favorevole al nuovo orario è stata che questo non sarebbe stato un gran problema visto che, secondo lui, con le normative antidegrado degli ultimi anni lo sporco e i rifiuti erano molto diminuiti (la stessa HERA non ha confermato la teoria e, anzi, è sembrata perplessa quanto noi su questa argomentazione..).

Come dicevo all'inizio, per questioni di tempo non siamo riusciti a sentire il parere dell'Amministrazione su alcune proposte, che comunque loro si sono segnati. In breve abbiamo chiesto più cestini nelle vie laterali, l'apertura notturna del bagno pubblico di via del Pratello (i bagni chimici non hanno riscosso successo nella riunione di martedì..), il passaggio di netturbini con le attrezzature per la raccolta delle feci e una maggiore illuminazione delle zone a rischio.
In generale posso dire che l'Amministrazione si è resa disponibile per valutare tutte le proposte e sperimentare quelle direttamente realizzabili. Del resto ogni proposta prevede una fase di azione ed una di mantenimento. La prima spetta a loro ma la seconda più che altro a noi e ai frequentatori della via. Se ci dimostreremo uniti e attivi nel fare sensibilizzazione e nel dare il buon esempio avremo sicuramente più possibilità che le sperimentazioni abbiano successo.
In tal senso si è accennato alla possibilità di creare un Associazione che possa godere delle agevolazioni economiche assicurative e legali che come singoli cittadini non avremmo, dandoci la possibilità di mettere in pratica iniziative più complesse, oltre ad avere maggior presa sulle Istituzioni e garantire un miglior coordinamento delle persone che daranno la propria disponibilità per il mantenimento dei risultati che si otterranno con tali iniziative.

sabato 15 marzo 2008

Assemblea su Ambiente e Lavori Pubblici

Il giorno mercoledì 19 Marzo alle ore 18:00 presso il Centro Sociale "La Pace" di via del Pratello 53, si terrà un incontro con l'Amministrazione per il settore Ambiente e Lavori Pubblici, per un approfondimento sui temi della Pulizia e del Decoro Urbano.

Il giorno prima (martedì 18) faremo un incontro preliminare per discutere di tali tematiche ed arrivare all'assemblea con le idee chiare su quello che è fondamentale chiedere.
l'incontro si articolerà nel modo seguente:
- dalle ore 17 alle ore 18 presso il Centro Sociale "La pace", via del Pratello 53, analisi delle tematiche relative a pulizia e decoro urbano in riferimento a quanto emerso nelle giormate di OST e di Gruppo di Iniziativa.
- dalle ore 18 alle ore 19 passeggiata di monitoraggio nell'area
Pratello
- dalle ore 19 alle ore 20 rielaborazione dei dati di monitoraggio e redazione di una sintesi da utilizzare come traccia di riferimento alla discussione con i responsabili e referenti di Settore.

Riguardandomi L'Istant Report dell'OST, i verbali delle Assemblee e il documento con le proposte del Comitato El Crusèl (documento dissociato dal Progetto del quale faccio parte, ma di evidente interesse per queste tematiche), ho fatto una analisi personale nel tentativo di riassumere quelle che sono le criticità segnalate dai cittadini e identificare le soluzioni che reputo più adeguate:

- Bacheche. Per ovviare all'antiestetica pratica di tappezzare i muri della via di volantini e manifesti, sarebbe opportuno installare varie Bacheche autorizzate nelle aree più prese di mira. Questo tipo di scambio di informazione (perchè comunque oltre ai manifesti di feste e locali ci sono anche annunci e volantini informativi di associazioni, comitati, parrocchie e quant'altro), secondo noi non deve essere semplicemente represso, anzi, vista la sua importanza va in un certo senso tutelato. allo stesso modo vanno tutelate la salute dei muri e l'estetica della strada. Tali bacheche dovranno essere in numero sufficiente e dovranno essere tenute in ordine tramite una pulizia periodica. Successivamente, chiunque attacchi volantini al di fuori delle bacheche dovrà essere punito.
- Murales. Prendendo atto che siamo più o meno tutti concordi nel valutare antiestetiche le Tag (firme scritte velocemente), non si può dire lo stesso dei murales completi. questi ultimi per molti sono addirittura di interesse artistico e quindi si pensava di istituire un bando attraverso il quale gli esercenti interessati possono farsi dipingere le serrande dai writer. E' appurato che una serranda con un dipinto non viene più deturpata dalle Tag. inoltre tale pratica darebbe modo di "sfogarsi" e mettersi in mostra a tutti i giovani che di solito fanno firme veloci più che altro per attirare l'attenzione e aumentare la propria notorietà. Gusti a parte, una via con una buona parte delle serrande dipinte sarebbe di sicuro interesse artistico per gli appassionati e non solo per loro. Inoltre tale bando potrebbe essere inserito in un happening che si occupi anche di sensibilizzare i giovani, aprire il dialogo e ridurre il conflitto, in modo che vedano i residenti come dei complici e non come dei nemici da combattere a suon di scarabocchi.
- Pulizia della strada. Si richiede il passaggio di netturbini con attrezzature adatte alla rimozione di feci e altri rifiuti non ripulibili con le normali scope. E' stato chiesto di cambiare l'orario di passaggio dei camion dell'HERA, ma secondo me non esiste un orario che potrebbe andare bene a tutti, senza contare che le pulizie comunali devono già tenere conto di molte altre cose per organizzare i turni di pulizia delle varie zone di Bologna..
- Raccolta differenziata. Visto il forte consumo (diurno e notturno) di bevande (alcoliche e non) nella zona, si pensava che potrebbe essere una buona idea quella di istituire il "vuoto a rendere" per gli esercizi del quartiere, in modo che ognuno sia incentivato a non abbandonare in giro i contenitori di tali bevande. In quest'ottica i gestori avranno poi dei canali agevolati per la raccolta differenziata (tipo una raccolta a domicilio), in modo da alleggerire il carico di lavoro sulle (poche) campane per vetro e lattine. Probabilmente non sono ancora molti i cittadini pronti ad una raccolta differenziata casalinga, però l'installazione di qualche bidone per i rifiuti "umidi" e per il solido riciclabile sarebbe auspicabile. Magari soltanto all'inizio e alla fine della via, dove c'è anche più posto e dove sarebbe più semplice per HERA venire a raccoglierli.
- Cestini. Come spesso accade in Italia, anche qui ci sono un sacco di cestini in via del Pratello (in quanto è una strada "in vista") ma nelle vie traverse tale servizio è assolutamente inadeguato. Chiediamo una copertura più omogenea.
- Bagni Pubblici. Una via frequentata come il Pratello (anche nell'ottica di recuperare un passaggio diurno) non può essere lasciata senza una sufficente copertura di luoghi dove evaquare i liquidi corporei. Chiediamo l'installazione di Bagni Chimici nelle zone critiche (ovviamente tenuti adeguatamente puliti e aperti anche di notte) e anche l'apertura serale del Bagno Pubblico sito nei pressi dell'Incrocio con via Pietralata, con adeguata segnalazione proprio in quell'incrocio. Questo bagno pubblico, nelle ore serali potrebbe essere anche un luogo per fare informazione sull'educazione civica e sensibilizzare i giovani. Tale pratica andrebbe allargata anche a tutti gli esercizi pubblici della via.
- Lavori Pubblici. Visto l'elevato costo e i notevoli disagi per i residenti, io non me la sentirei di chiedere una ripavimentazione della strada, anche perchè nell'ottica di eliminare quasi totalmente il traffico (vedere assemblea e articolo precedenti) la situazione non si può definire così critica ed urgente. Un riverniciamento di muri e colonne è auspicabile, ma SOLO dopo aver installato le bacheche e aver fatto "graffittare" le serrande. Si pensava anche ad un incentivo ai condomini per la ristrutturazione dei portici, da finanziare con i soldi stanziati per il progetto.
- Illuminazione e rispetto delle regole. Per disincentivare i comportamenti scorretti (compresa la delinquenza), ci impegneremo a segnalare le zone a rischio per fare in modo che vengano ben illuminate, così da renderle meno appetibili per usi scorretti.
- Dehors. Eliminare tutti i Dehors non risolverebbe i problemi legati al rumore, in quanto la legge sul fumo spinge gli avventori a stanziare nella via anche se non possono sedersi comodamente ad un tavolo. Inoltre il dehors è sotto la diretta responsabilità del gestore e, in quanto protesi del locale, fa sentire gli avventori meno liberi di comportarsi in maniera scorretta. L'attuale legge vieta di installare dehors con adeguate misure anti-rumore, consentendo soltanto l'uso di ombrelloni. Senza bisogno di finanziarli, i gestori sarebbero disposti a costruire dehors esteticamente belli (magari tutti uguali) e il più possibile insonorizzati. La diretta responsabilità legale su ciò che accade nei dehors e nelle dipendenze dei locali potrebbe già essere un ottimo strumento per far sì che gli avventori della via vengano tenuti sotto controllo, anche perchè con così tanti locali, le zone senza un "locale responsabile" sarebbero pochissime. Comunque gli orari di chiusura dei dehors e dei locali sarebbero da discutere. Secondo me anche la clausola secondo cui è necessaria l'autorizzazione del Condominio risulta eccessiva. Io farei che, se il condominio non vuole il dehors può chiedere la rimozione coatta, attuabile però solo nel caso di unanimità da parte dei condomini. Ovviamente se a tale dehors vengono riconosciute infrazioni delle leggi vigenti (rumore, orari di chiusura, ecc..) sarà direttamente l'Amministrazione a revocarne l'autorizzazione.

Se qualcuno non è d'accordo con le mie proposte o vuole aggiungere qualcosa, si faccia pure avanti!

lunedì 10 marzo 2008

Resoconto Assemblea "Traffico e Pedonalizzazione"

Oggi ci siamo incontrati con il Responsabile Comunale del settore Traffico e Pedonalizzazione.
Ci è stata illustrata la storia degli interventi attuati in Pratello nel corso degli ultimi anni. Devo dire che la situazione attuale è visibilmente una situazione di passaggio inserita in un travagliatissimo iter in perfetto stile "italiano", pieno di modifiche, revisioni, correzioni, eccezioni che hanno portato a rendere contorta e poco funzionale l'intera faccenda.

Praticamente via del Pratello è divisa in 3 tronconi con regolamentazioni leggermente diverse. Ognuno di questi tronconi, inoltre, presenta 3 tipi di regolamentazioni per la sosta e la fermata (in base al tipo di veicolo e ai permessi del guidatore) e svariate eccezioni per il transito in base al tipo di veicolo e alla fascia oraria..

Una cosa da dire è che il responsabile ha dato l'impressione che l'Amministrazione abbia seriamente intenzione di tenere conto delle proposte, anche perchè la situazione è diventata così contorta proprio per via delle diverse criticità che sono emerse nel corso degli anni, che hanno portato il Comune a creare eccezioni per poter andare incontro alle esigenze di tutti.
In questo discorso è da sottolineare (a scanso di equivoci e per dimostrare un altra volta che in Pratello non comandano i gestori dei locali) che queste criticità sono quelle dovute alla presenza del Carcere Minorile, degli uffici di Polizia, di un paio di Passi Carrabili importanti, ma soprattutto della necessità di garantire ai residenti l'accesso alle proprie case e ai propri posti auto privati e non.

Riassumendo, le criticità che oggi sono state fatte presente all'Amministrazione sono:

- Carico e Scarico. Attualmente si può entrare in Pratello per carico e scarico dalle 9:00 alle 19:00. Questo ha poco senso e l'oriario dovrebbe essere ridotto. A mio parere un paio d'ore la mattina e un paio il pomeriggio sono più che sufficienti.
- Traffico notturno. Dopo le 20:00 chiunque può entrare in Pratello. Anche questo sembra poco sensato, tanto più in una via che di notte è frequentata anche più che di giorno..
- Sosta e Fermata. Attualmente le aree adibite a parcheggio sono fruibili per il carico e scarico e per i residenti, che però non potrebbero sostare per più di 30 minuti durante il giorno, mentre dalle 20:00 alle 8:00 possono stare quanto vogliono. Questo era stato fatto per lasciar parcheggiare i residenti la notte, ma si è fatto notare quanto i parcheggi siano così pochi, e gli "abusivi" così tanti, per cui è difficilissimo trovare un posto dopo le 20:00. A mio parere eliminando il "via libera" dopo le 20:00 il problema si ridimensionerebbe molto, ma rimarrebbe il fatto che nel tratto da via Pietralata al Carcere, le macchine e i motorini parcheggiati riducono troppo lo spazio di circolazione rendendo problematica la circolazione pedonale e ciclistica, anche se ad entrare in moto/macchina fossero davvero solo i residenti. In quel tratto sarebbe da vietare la sosta (ma non la fermata) anche ai residenti, almeno per come la vedo io.
- Fittoni o altri sistemi per proteggere la ZTL. L'amministrazione stava già valutando (con i classici tempi italiani..) di mettere dei fittoni per proteggere la zona a traffico limitato tra Pietralata e il Carcere che, attualmente, presenta pressocchè le stesse regolamentazioni del resto della via, ma che sembra invece non essere nemmeno un area pedonale.. Ci è stato detto che, nel giro di un paio di mesi concluderanno alcune valutazioni e decideranno se è il caso di mettere dei fittoni, o piuttosto usare altri sistemi (tipo le telecamere). Per quanto mi riguarda non amo molto il Tele-Controllo.. il problema dei fittoni è che le password per aprirli tendono a girare troppo e non assicurano una protezione completa alla ZTL. Però siamo stati tutti abbastanza concordi nel valutare quanto comunque abbiano portato benefici e quindi l'idea da parte nostra sarebbe di provare comunque a mettere dei fittoni. Ora vediamo cosa deciderà l'Amministrazione.

Alla luce di queste informazioni e dello scambio di opinioni avuto oggi, vediamo di elaborare un progetto che poi presenteremo e che, se l'Amministrazione è intenzionata a venire incontro ai cittadini come sembrerebbe, verrà tenuto in considerazione per i prossimi sviluppi tecnici e normativi relativi alla Pedonalizzazione del Pratello.
Ora se qualcuno vuole dire la propria opinione sugli argomenti, lo faccia pure, così ci portiamo avanti con la discussione e in assemblea si lavorà più efficacemente.