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il Resto del Pratello:
Informazione fatta dai Cittadini per i Cittadini

giovedì 18 dicembre 2008

Comunicato di Libera Pratello

Ricevo e pubblico un comunicato ufficiale del Comitato Libera Pratello, in merito all'incontro che hanno avuto ieri con il capo dello staff del Sindaco (evidentemente lui ha preferito rifiutare per l'ennesima volta di incontrarli di persona..).

Noi siamo il Comitato LiberaPratello.

Il Comitato LiberaPratello è composto da una nutrita e significativa rappresentanza dei residenti della cosiddetta Zona Pratello (Via del Pratello e vie limitrofe), alla quale si aggiunge un folto gruppo di non residenti, ovvero lavoratori in zona, esponenti delle associazioni socio-culturali ivi ubicate e frequentatori abituali dell'area interessata.
Il Comitato LiberaPratello è regolato da uno statuto, condiviso e sottoscritto da tutti i membri, e si pone come fine ultimo della propria esistenza quello di tutelare e promuovere la valenza storica, culturale e sociale della Zona Pratello, difendendone l'identità e ricostituendone il tessuto sociale pluristratificato, gravemente compromesso dalla recente emanazione, da parte del Sindaco Sergio Gaetano Cofferati, delle ordinanza che hanno decretato la chiusura anticipata alle ore 22:00 di di cinque locali, storici e storicizzati, dell'area in questione. Tali ordinanze hanno determinato non solo gravissime problematiche di natura economica per gli osti colpiti dal provvedimento, ma hanno sortito l'ulteriore effetto-alone di generare un calo di sicurezza nella fruizione di Via del Pratello, che, dalle ore 22:00 in avanti, risulta essere in larga misura oscura e deserta.
In ragione di ciò, il Comitato LiberaPratello chiede l'immediato ritiro delle ordinanze in questione emanate, in forza dell'art. 54 del D.lgs 18/08/08, senza un previo accertamento del reale status quo del territorio (il cui livello di vivibilità è stato più volte considerato in crescita positiva nel corso dei Tavoli per la Sicurezza Urbana del Quartiere Saragozza) e, soprattutto, senza un'effettiva consultazione della totalità dei residenti e dei lavoratori in loco.
Al fine di conseguire tale scopo, una Delegazione del Comitato LiberaPratello è stata ieri ricevuta (dopo reiterate richieste avanzate in tal senso) dal Capo dello Staff del Sindaco, Valerio Montalto, autodefinitosi "persona informata dei fatti" e lì presente in qualità di "mero uditore, sine delega per pronunciarsi". Al termine dell'incontro, la Delegazione non ha ricevuto alcun chiarimento in merito ai processi decisionali che hanno portato alla decisione di emanare le ordinanze in oggetto, in ragione del fatto che – a detta di Montalto – tali questioni possono essere dibattute solo con gli osti (vittime dirette) e non con i residenti ed i lavoratori in loco (vittime indirette).
L'unica considerazione avanzata da Montalto in merito ai criteri che hanno sancito, a suo avviso, la necessità di emanare le ordinanze ha lasciato attonita la Delegazione del Comitato LiberaPratello: citando testualmente, "l'emanazione delle ordinanze è stata una MISURA PREVENTIVA attuata per far fronte ad uno STATO DI INSICUREZZA PERCEPITO"!!!
Sulla natura di tale PERCEZIONE sono stati gravemente colpiti gli osti, le loro famiglie, i loro dipendenti, lavoratori della zona ed una nutrita parte dei residenti. Vittima principale resta la stessa Via del Pratello, prima demonizzata sulla base di illazioni e percezioni di dubbia natura, ed ora, in seguito alle suddette ordinanze, privata della propria identità e depauperata della propria carica storico-culturale.
Alla luce di quanto detto, il ritiro immediato delle ordinanze appare un imperativo non solo morale ma anche sociale. In tal senso, è imprescindibile procedere anche ad una razionale revisione del Regolamento di Polizia Urbana, segnatamente dell'art. 25, che delega agli osti un oneroso carico di responsabilità sulla sicurezza che deve tornare ad essere competenza specifica dei tutori dell'ordine, non degli esercenti.


Ci definisce Apprendisti stregoni, copiando e incollando quanto di diffamante viene detto dal nostro Comitato di vicini lontani.
Poi delega persone informate dei fatti per riceverci.
Lui che dice che "Nessun cittadino resterà inascoltato"
Noi, residenti felici del Pratello, oggi cittadini delusi.

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