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il Resto del Pratello:
Informazione fatta dai Cittadini per i Cittadini

mercoledì 30 settembre 2009

Nuove disposizioni sulla vendita di alcolici

Il nostro nuovo sindaco Delbono non ci ha messo molto a palesare quale sia la sua linea di azione e, purtroppo, pare proprio che sia molto simile a quella del tanto odiato Cofferati..

Diventato sindaco a fine giugno, Delbono a fine luglio aveva già deliberato un ordinanza di urgenza, sfruttando il più possibile i cavilli concessi dalla legge Maroni sui poteri speciali dei sindaci. Tale ordinanza infatti è stata approvata il 27 luglio '09 ed è entrata in vigore dal 3 agosto '09.. (LEGGI IL TESTO del PG 191431)

Ma di cosa tratta tale urgentissimo provvedimento? Della solita questione alcolici.. o meglio, della solita questione degli alcolici da asporto (anche se forse sarebbe il caso di chiamarla la questione degli alcolici a poco prezzo..).

Nello specifico l'ordinanza costringe i laboratori artigianali (i take away) e gli alimentari di vicinato (i cosiddetti pakistani) del centro a chiudere le serrande tra le 22 e le 6 del giorno dopo (prima in quella fascia oraria potevano aprire solo richiedendo l'autorizzazione e comunque non potevano vendere alcolici). Questo a partire dal 3 agosto fino al 30 novembre 2009. Ma siccome il sindaco è un uomo di sinistra, concede a tutti la possibilità di firmare un accordo (altra arma fornita dalla legge Maroni ai sindaci..) con il quale ottengono l'autorizzazione ad aprire anche in quella fascia oraria ma si impegnano a non vendere alcolici nemmeno nel resto della giornata (con tanto di controlli ai magazzini, scattati immediatamente in tutti i locali che hanno fatto richiesta di proroga..).

La cosa inquietante è che, come già successo in passato, la firma di tale accordo (LEGGI IL TESTO) prevede l'accetazione di due clausole: la prima è che violando anche solo una volta il patto si perde il diritto alla proroga e quindi si deve insindacabilmente chiudere dopo le 22, ma la seconda è che si obbliga il firmatario a "rinunciare a qualsivoglia impugnativa della predetta ordinanza in sede giurisdizionale e amministrativa". Se ci aggiungiamo che il giorno dell'approvazione (e solo quel giorno) gli esercenti in questione sono stati avvertiti via lettera della nuova ordinanza e quindi avevano praticamente 3-4 giorni per decidere e firmare l'accordo (altrimenti avrebbero automaticamente dovuto chiudere dopo le 22), forse ci si spiega dove stava l'estrema urgenza di attuare tale ordinanza: fare in modo che nessuno vi facesse ricorso..

Ma come se non bastasse il senso di schifo che si prova quando un politico che presenta un programma denso di demagogica apertura socio-mentale (LEGGI IL PROGRAMMA ELETTORALE DI DELBONO, e un mese dopo la sua elezione si comporta in questo modo, ci dobbiamo aggiungere una riflessione sull'ipocrisia concettuale contenuta nel testo di questa ordinanza..

Durante tutte le premesse inserite nel testo di legge, si calca la mano sulla questione del vetro (come contenitore di bevande alcoliche) e al suo impatto negativo sulla sicurezza e sul decoro della città, oltre a giustificare il provvedimento come conseguenza necessaria della mancata collaborazione da parte di alcuni gestori nel rispetto della normativa in vigore, seppur insistendo con il dire che tale normativa ha prodotto ottimi risultati.. Però, incredibilmente, alla fine l'ordinanza vieta a tali esercizi pubblici di rimanere aperti, anzichè di vendere alcolici in vetro! E allo stesso modo l'accordo prevede che non si possa vendere alcolici nemmeno di giorno (il che significa che se non abito in centro e ho voglia di una birretta fresca dopo pranzo posso berla solo se sto seduto in un bar!), quando si parla per tutto il tempo dei problemi legati al consumo di alcolici da asporto durante le ore notturne!

Praticamente questa ordinanza si può sintentizzare così:
Siccome la sera la gente si ubriaca e compra da bere ANCHE in questi locali; siccome tale situazione mette a rischio la sicurezza pubblica in quanto le bottiglie vengono usate come arma; siccome in ogni caso i consumatori sporcano in giro e fanno rumore; siccome ALCUNI cittadini si sono lamentati; siccome ALCUNI locali non collaborano;
Allora noi facciamo in modo che le piccole botteghe alimentari (i supermercati, i bar, e i ristoranti non rientrano nella normativa!) non possano vendere nulla dopo le 22 (come se uno non potesse riempirsi di alcolici prima, magari presi direttamente al supermercato, o come se non potesse ubriacarsi ugualmente in un normale bar o ristorante..), e se invece vogliono rimanere aperti, noi per ripicca non gli facciamo vendere alcolici nemmeno in pieno giorno, quando non darebbero fastidio a nessuno.

Complimenti signor sindaco, questo si che è un provvedimento che risolverà i problemi di sicurezza e degrado della nostra città, nonchè sarà un gran colpo alla piaga dell'abuso di alcolici tra i giovani. Prendiamo appunti e forse alle prossime elezioni non ci faremo fregare per la terza volta.