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il Resto del Pratello:
Informazione fatta dai Cittadini per i Cittadini

venerdì 28 novembre 2008

Forze dell'Ordine, Pratello e Articolo 25

Oggi voglio togliermi un altro sassolino dalla scarpa, visto che ormai sto camminando su una soletta di ghiaia..

Non ci stancheremo mai di dire che i locali colpiti dall'Ordinanza del Sindaco non sono stati chiusi perchè recidivi nella violazione delle norme sulla vendita di alcolici d'asporto e sugli orari di chiusura, ma sono stati chiusi appellandosi all'Articolo 25 del Regolamento di Polizia. Tale articolo delega al gestore (in una misura non ben specificata e senza parlare dei mezzi a sua disposizione e dei suoi limiti di azione) il controllo delle pertinenze del suo locale affinchè "i frequentatori evitino comportamenti dai quali possa derivare pregiudizio alla quiete pubblica e privata, nonché all'igiene ed alla pubblica decenza".

Ovviamente tale articolo è talmente vago che i limiti oltre i quali un gruppo di avventori può essere definito fuori legge sono a totale discrezione dell'Istituzione che fa un sopralluogo, per cui appellandosi a questa regola si potrebbe chiudere il bar di fronte al liceo perchè all'uscita da scuola si formano rumorosi assembramenti di ragazzi.. ma il sassolino di cui parlavo non è questo.

In uno dei primi Tavoli per la Sicurezza organizzati dal Progetto Pratello, ho avuto modo di porre qualche domanda ad uno dei responsabili dei controlli delle Forze dell'Ordine in Pratello. Questa persona ci stava informando sui numerosi controlli che facevano, anche in orari serali e notturni e con svariati agenti in borghese, allo scopo di beccare i gestori che facevano i furbetti e vendevano alcolici fuori orario. A parte il fatto che qualcuno dei presenti sosteneva che non fossero abbastanza solerti e presenti, visto che ancora c'erano persone che si divertivano fino a tarda notte, il rappresentante delle Forze dell'Ordine era abbastanza orgoglioso di come stavano lavorando, e snocciolava dati sulla frequenza (praticamente 2 giorni di controlli ogni 10-15) e sull'efficenza delle sue truppe (agenti in borghese che facevano appostamenti di ore, mimetizzati come agenti segreti dei film). A quel punto, però, sono intervenuto io e gli ho fatto un paio di domande nel tentativo di capire se questi agenti fossero lì soltanto per fare multe ai locali o se già che c'erano si occupavano anche di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblici...
Come pensate che sia andata a finire? Bhè, diciamo che io sono stato bravo a far finta di non essermi accorto delle evidenti contraddizioni tra le sue risposte e del fatto che si arrampicasse sugli specchi, ma il succo del suo discorso è stato che "la maggior parte delle volte" non potevano intervenire nel caso vedessero delle persone che infrangevano le leggi, innanzitutto perchè altrimenti la loro copertura sarebbe saltata e poi perchè gli spacciatori e i rissaioli (tutti extracomunitari anche a suo dire) erano molto difficili da cogliere sul fatto e comunque spesso il fermo non si trasformava in arresto per svariati problemi tecnici.
Ok. Sicuramente questa è una cosa risaputa, ma se le nostre Forze dell'Ordine non riescono a risolvere questi problemi, perchè accanirsi così tanto contro del rumore invece che accanirsi contro delle situazioni di illegalità e pericolo per i cittadini? E soprattutto, visto che si devono spendere soldi e che si mandano agenti in Pratello, perchè non mandare qualcuno che si apposti per fregare i delinquenti veri, invece che per fare una multa ad un gestore che vende birra da asporto dopo le 22?

Ma la vera domanda che mi sorge a questo punto non è nemmeno una di queste. In realtà mi domando (e su questo vi chiedo di riflettere) come mai questi agenti non si occupavano di dare una mano agli esercenti per controllare gli assembramenti più difficili, delegando invece a loro il rischio di intervenire per calmare gruppi di persone sbronze (che magari avevano bevuto in altri locali anche se poi stanziavano fuori dal suo..), pur essendo senza nessuna qualifica o potere persuasivo (il potere del distintivo..) in quanto semplici cittadini come gli altri? Ma soprattutto, perchè non aiutavano il gestore nell'identificare quando gli avventori fuori dal suo locale si trasformavano in un Assembramento contrario alla legge, e si limitavano a prendere nota o attendere che la situazione degenerasse per fare un bel verbale?

e la risposta che voglio darvi per queste domande è: "The answer, my friend, is blowing in the wind. The answer is Blowing in the wind."

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