Venerdì 7 novembre 5 locali del Pratello hanno ricevuto una ordinanza del Sindaco Cofferati che impone loro di tenere chiuse le serrande tra le 22 e le 6 del giorno dopo, con valenza immediata e durata fino al 7 novembre 2009.
Tale ordinanza nasce grazie al Decreto Maroni che attribuisce poteri speciali ai sindaci in materia di sicurezza urbana e incolumità pubblica, in quanto i locali che sono stati colpiti non avevano commesso nessuna infrazione che prevedesse una punizione di questo tipo.
i locali colpiti dall'ordinanza sono: Osvaldo, Tacaban, Mammuth, Barazzo e Và Pian. ma poco tempo fa anche altri locali in zona universitaria avevano subito restrizioni di questo tipo, come il bar noto come "I vecchietti" che è stato costretto a chiudere addirittura alle 18 (del resto chiudeva già normalmente alle 22)! Il sindaco tra l'altro ha lasciato trapelare il fatto che ci sono un'altra decina di locali sulla sua lista nera..
Per far capire quanto sia un provvedimento insensato e di stampo fascista, ci teniamo a sottolineare che NESSUNO dei locali del pratello raggiunti dall'ordinanza ha mai ricevuto sanzioni per la violazione al divieto di vendita di alcolici d'asporto dopo le 22, nè per la violazione dell'orario di chiusura, ed inoltre soltanto uno di questi ha preso nell'ultimo anno una multa per schiamazzi, il tutto nonostante la via fosse assediata da controllori in borghese (ce lo hanno anche detto al tavolo di discussione sulla sicurezza..) e i locali tempestati di controlli e ispezioni varie.
L'ordinanza infatti si appella praticamente solo all'articolo 25 del Regolamento di Polizia che impone ai gestori dei locali l'obbligo di vigilare sulle dipendenze del locale (10 metri attorno alle sue vetrine) affinchè non si creino situazioni che ledano la proprietà o le persone. Ci si chiede, visto che la suddetta regola è alquanto vaga e interpretabile, fino a dove si debbano (e possano) spingere i Vigili-Gestori e quando si possa definire "fuorilegge" un gruppo di persone fuori dal suo locale. Ma soprattutto ci si chiede se sia giusto costringere dei semplici gestori a dover fare i vigilantes quando invece dovrebbero pensarci le forze dell'ordine, e avere poi anche la faccia tosta di prendersela con loro se non riescono a far stare calmo un assembramento di persone che, tra l'altro, spesso non è nemmeno composto da avventori del suo locale.. Anzi, hanno anche dato la colpa ai gestori del fatto che le forze dell'ordine venissero contestate quando passavano per la via! ma ci rendiamo conto? se nemmeno le forze dell'ordine riescono a farsi rispettare come si può pretendere che ce la facciano dei semplici gestori?
Comunque secondo questo articolo, la punizione sarebbe una revoca della licenza per "il tempo necessario all'accertamento e la verifica delle misure idonee ad assicurare il giusto contemperamento tra le esigenze dell'attività dell'esercizio e la tutela della salute pubblica", ma grazie al decreto Maroni il Sindaco può decidere lui come risolvere certi problemi, e il nostro Sceriffo ha pensato bene che invece di applicare una legge ingiusta che già di suo ha una punizione alquanto dura, era meglio inventarsi da solo una punizione ancora più dura e senza possibilità di discuterne.
E' quindi solo grazie ad una serie di leggi assurde e/o facilmente adattabili alle proprie necessità che questi locali sono stati costretti a chiudere prima, anche perchè per le stesse mancanze potrebbero essere chiusi praticamente tutti i locali di bologna.
Altra cosa che la redazione si sente in dovere di segnalare è che tali provvedimenti non sono nemmeno stati accennati durante i tavoli di discussione sulla sicurezza organizzati dal Progetto Pratello Una Via Per Bologna. Fare un progetto per sentire cosa vogliono i cittadini e poi agire di testa propria senza nemmeno accennarglielo e senza aspettare che il progetto sia concluso, non è un comportamento da persona civile secondo noi. Speriamo quindi che il sindaco si scusi con noi per averci presi per i fondelli e averci fatto perdere un sacco di tempo (e soldi dei contribuenti), altrimenti perderebbe quel poco di credibilità che gli rimane quando parla di civiltà e di rispetto.
Comunque Segnaliamo (e segnaleremo) le iniziative popolari di cui verremo a conoscenza e invitiamo tutti a farci sapere ogni piccola cosa che faranno per protestare contro questa situazione assurda.
intanto Lunedì 10 novembre alle ore 14:00 all'incrocio Pratello Pietralata ci sarà un incontro per discutere della situazione.
e tutti i giorni in tutti i locali della via si può sottoscrivere una raccolta firme contro le suddette ordinanze.
Informazione fatta dai Cittadini per i Cittadini
lunedì 10 novembre 2008
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